Coronavirus, due pazienti migliorati. Speranze grazie ad un farmaco anti-artrite
CORONAVIRUS: due pazienti migliorati in 24 ore. Speranze grazie ad un farmaco anti-artrite.
La notizia è arrivata da Napoli, dopo che due pazienti ricoverati al Cotugno, sono migliorati nel giro di 24 ore. Il loro quadro clinico era piuttosto grave, ma dopo la somministrazione di un farmaco anti-artrite, è tornata la speranza. Si tratta di un farmaco, il Tocilizumab, già sperimentato in Cina contro il Coronavirus e che solitamente viene usato contro l’artrite.
Per la prima volta in Italia, è stato avviato un trattamento che ha unito le forze dei medici italiani, tra cui il reparto Oncologia dell’Azienda Colli, l’Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative del Pascale, il virologo Franco Buonaguro, i medici dell’ospedale di Cotugno e quella dei medici cinesi, tra cui Wei Haiming Ming dell’ospedale Affiliated Hospital of University of Science and Technology of China.
È stato reso noto che in Cina, fin’ora, sono state ventuno le persone che grazie a questo trattamento, che prevede la somministrazione del farmaco anti-artrite, hanno mostrato miglioramenti in 24/48 ore.
Qui in Italia i primi due pazienti di Napoli hanno risposto in modo positivo e hanno dato tanta speranza all’intero team medico.
Adesso bisognerà vedere l’effetto che avrà il trattamento sugli altri pazienti ricoverati: “la speranza adesso è che la sperimentazione possa risultare efficace anche sugli altri pazienti italiani”, hanno affermato Paolo Ascierto del Pascale e Vincenzo Montesarchio dell’Azienda dei Colli.
L’ultimo aggiornamento sulla situazione dell’Italia, è stato pubblicato, come ogni giorno, oggi alle 18:00 sul sito ufficiale della Protezione Civile:
6387 casi positivi
366 morti
622 persone guarite
Tra le persone positive, 2180 si trovano in isolamento nelle proprie abitazioni, 3557 sono ricoverati con sintomi e 650 ricoverati in terapia intensiva.
La regione più colpita è la Lombardia. I decessi fino ad oggi, sono suddivisi:
267 in Lombardia, 56 l’emilia-romagna, 18 in Veneto e i restanti sette in diverse 6 regioni italiane.
Il Ministero della Salute e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, continuato a raccomandarsi di seguire le semplici regole, che ormai tutti conoscono a memoria.
Notizia in fase di aggiornamento.
FONTE: ilmessaggero.it