Coronavirus, è iniziata la fuga verso il Sud
Coronavirus, dopo la fuga di notizie, è iniziata la fuga verso il Sud delle persone preoccupate per la chiusura delle 11 provincie del Nord; ecco cosa sta succedendo
L’emergenza Coronavirus non si arresta. Nella serata del 7 marzo 2020 è trapelata la notizia della “chiusura” di 1 provincie del nord con il numero più alto di contagi. Le persone, preoccupate, hanno deciso dunque di lasciare le città del nord e rientrare nelle loro città d’origine. I notiziari parlano di una vera fuga verso il Sud. Ecco come si presentava la stazione Garibaldi di Milano nella notte dell’8 marzo 2020.
Un’ondata di persone ha invaso le biglietterie cercando di tornare nelle città d’origine e gran parte di queste sono del sud dopo che sono state pubblicate sui social le anticipazioni della bozza del Cpdm. Il governo ha deciso di mettere in lockdown alcune regioni per cercare di fermare la diffusione del Coronavirus. Ecco il IL-TESTO-DEL-DECRETO.
Ci sono stati però, anche quelli che hanno replicato alla notizia della fuga di massa postando immagini scattate alla stazione centrale di Milano deserta alle 23:20 di sera.
Sta di fatto, però, che il decreto che chiude la Lombardia e altre 14 province è stato approvato e che nella mattinata dell’8 marzo 2020 la stazione Centrale di Milano è piena zeppa di persone che cercano di partire. Per adesso non c’è confusione e non si registrano intoppi ma in tanti hanno la mascherina e i bagagli e dichiarano di voler lasciare Milano.
Sono state intervistate alcune persone che hanno dichiarato di essere un po’ sorprese per la decisione del governo anche se si aspettavano comunque a misure drastiche.
Le provincie interessate dal decreto sono Lombardia e 14 altre province che cadono in Piemonte, Emilia Romagna, Marche. Sono diventate zona rossa le seguenti città: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola
Anche la stazione Termini è gremita di persone scappate da Milano che attendono i collegamenti per il sud. Gran parte sono studenti. Sui social impazzano i post in cui si chiedono consigli. Ci sono, però, molti che vorrebbero tornare ma hanno dei dubbi pensando ai loro familiari. Una ragazza scrive:
“Vorrei tornare a casa ma il mio papà soffre di cuore e ha patologie polmonari. Se dovesse ammalarsi non potrei perdonarmelo”.
Un’altra, invece, pensa ai nonni e al cuginetto:
“Ho deciso di restare a Milano – scrive la ragazza – anche se ho paura. A casa ho il cuginetto malato di Leucemia e i nonni anziani che non stanno molto bene. Contrarre il Coronavirus potrebbe essere fatale per loro”.
Jole Santelli, il presidente della Regione Calabria, ha fatto un appello accorato:
“Il Governo blocchi l’esodo verso la Calabria che rischia di innescare una bomba emergenziale. Cari calabresi, è una follia. La diffusione della bozza di decreto sulla nuova zona rossa sta portando a un vero esodo verso il sud, ed in particolare verso la Calabria. Siamo preoccupati e a lavoro senza sosta per preservare la nostra terra da chi non ha ben compreso la gravita’ del rientro senza controllo. Ritornare dal Nord in modo incontrollato mette in pericolo la nostra terra e gli affetti di tutti. Non fatelo. Fermatevi! Seguite le regole, proteggetevi e proteggeteci come prescritto. L’esodo incontrollato porterà all’aumento esponenziale del contagio anche da noi. È evidente che una sanita’ come quella calabrese, vessata da anni da tagli selvaggi, non e’ in grado di reggere una situazione di totale emergenza“.