Coronavirus e reddito di cittadinanza, due mensilità senza obblighi di condizionalità

Si cerca di trovare una soluzione per chi rimane a casa causa Covid19. Coronavirus e reddito di cittadinanza:due mensilità senza obblighi di condizionalità

L’emergenza Coronavirus costringe molte persone a rimanere a casa, perché le loro attività lavorative non sono necessarie. Come far fronte alle esigenze economiche di queste persone? Si pensa di introdurre per il Coronavirus il reddito di cittadinanza con due mensilità prive di obblighi.

Secondo quanto stabilito dal governo, infatti, durante l’emergenza per il Coronavirus, che durerà ancora a lungo, il Reddito di cittadinanza potrà essere percepito senza alcuna condizionalità, senza condizioni e obblighi previsti dalla precedente legge per poter usufruire dei benefici economici previsti dal provvedimento fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle.

Per due mesi chi è beneficiario del Reddito di Cittadinanza potrà avere il contributo previsto senza ottemperare agli obblighi che la legge prevede e senza rischiare di veder decadere il diritto a riceverlo, anche perché impossibilitato a lavorare viste le misure più stringenti varate dal governo per uscire dall’emergenza: anche per i Centri per l’impiego sono limitate le attività e sono sospesi i termini di convocazione.

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Secondo quanto riportato dal Decreto Legge n. 18 de 17 marzo 2020, infatti, tutte le misure di condizionalità per le prestazioni a sostegno del reddito (reddito di cittadinanza, Naspi, Dis-coll, cassa integrazione) sono da ritenersi sospese.

I beneficiari di queste misure di sostegno economico possono ricevere per due mesi il reddito di cittadinanza e le altre prestazioni senza osservare alcun obbligo.

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La norma di sospensione delle misure di condizionalità è presente all’interno dell’articolo 40 del Decreto Legge del 17 marzo 2020, numero 18. Nel dettaglio gli obblighi sospesi sono i seguenti:

  • obbligo di rendere la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al Lavoro, la DID, tramite piattaforma digitale o presso i centri per l’impiego o i patronati convenzionati
  • obbligo di convocazione al centro per l’impiego
  • obbligo di stipula del patto di lavoro
  • obbligo di ricerca attiva di lavoro
  • obbligo di accettare corsi e di sostenere colloqui
  • obbligo di accettare offerte di lavoro