Coronavirus, famiglia si allontana da Codogno e torna ad Avellino

Coronavirus, famiglia si allontana da Codogno e torna ad Avellino per cercare di sfuggire dalla zona del focolaio; ecco cosa rischiano

Coronavirus, dopo gli ultimi eventi che hanno scatenato il panico in Lombardia e in Veneto, le zone dei focolai sono state messe in quarantena. La popolazione è stata invitata a non uscire di casa e sono state emesse delle ordinanze contenenti misure cautelative per i residenti. Una famiglia di Codogno, però, ha deciso di non rispettare le regole e ha lasciato la città per spostarsi ad Avellino, la loro città d’origine. Ecco cos’è accaduto in seguito.

Un gesto dettato dalla paura quello fatto da una famiglia residente nella zona messa in quarantena dopo in seguito al ricovero di alcune persone affette da Coronavirus. La famiglia originaria di Avellino, aveva deciso di non rispettare l’ordinanza ed è scappata dall’area posta in quarantena. Sono tornati a Montefusco, ad Avellino, la loro città d’origine, senza pensare alle conseguenze catastrofiche di un simile gesto.

medico-controllo

Se uno di loro dovesse risultare positivo al Coronavirus, c’è il rischio di contagiare altre persone nella zona e far scoppiare un altro focolaio in Italia, con conseguenze terribili per i mille abitanti di Montefusco ma anche per il resto del paese.

uffici-chiusi

Le forze dell’ordine sono riuscite a rintracciarli e li hanno riportati a Codogno, in provincia di Lodi.

coronavirus-mascherine-torino

Attualmente un 27enne e tutta la sua famiglia sono in quarantena preso la loro abitazione.

giuseppe-conte-conferenza-stampa

Il premier, Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa dedicata all’emergenza Coronavirus da parlato di “sanzioni penali a chi esce da focolai”. Nelle aree di focolaio del Coronavirus c’è in atto un provvedimento che regola l’entrata e l’uscita delle persone e la sua violazione “sarà passibile di sanzione penale, secondo l’articolo 650 del Codice penale. Sono misure di cautela a protezione della stessa comunità locale. Ci affidiamo con un patto di fiducia ai cittadini. Per un breve periodo, un paio di settimane, qualche restrizione non impedirà la vita delle persone che ne troveranno anzi giovamento”.