Coronavirus, Fase 2 i pareri degli esperti

Fase 2, cosa consigliano gli esperti per la riapertura

Da giorni ormai si sente parlare della Fase due e, delle varie modalità in cui potrebbe essere affrontata nel nostro paese. Gli esperti della Task Force, stanno elaborando delle ipotesi, che possano guidare il governo, nell’organizzazione dell’uscita dal lockdown.

Fase due

Intanto Lombardia e Veneto, spingono per la riapertura e la Campania minaccia la chiusura dei confini. L’istituto superiore della sanità, invita alla calma, ma le fughe di notizie sono tantissime. Proprio per questo, Palazzo Chigi precisa: “Circolano numerose ipotesi, che sono ancora allo studio e quindi non possono essere in alcun modo considerate definitive”.

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Anche la Task Force di esperti dichiara che il governo, col loro aiuto: “Sta lavorando per la Fase due e solo quando avrà terminato i lavori, comunicherà in maniera chiara i tempi e le modalità di allentamento”. Si sottolinea quindi che nessuna delle informazioni trapelate è da considerarsi definitiva in alcun modo. Ma come dovrebbe essere organizzata quindi questa ipotesi di riapertura? L’italia dovrebbe dividersi in tre macro aree: il nord, il centro e il sud.

Fase due

Ogni area, dovrebbe avere diversi tipi di restrizioni, in base alla diffusione del contagio registrato nell’area stessa. Le limitazioni, riguarderanno principalmente gli spostamenti tra un’area e l’altra. Le zone più colpite, dovrebbero avere misure più stringenti, soprattutto negli  spostamenti verso altre zone.

Fase due

Per di più, queste macro aree, dovrebbero essere ulteriormente suddivise: sarà fatta la distinzione tra aree di maggiore e di minore diffusione. All’interno delle zone, ci saranno ulteriori distinzioni, differenziate in base alle diffusione del contagio. Ad esempio, per quanto riguarda l’area del nord le limitazioni previste per Friuli-Venezia Giulia e Valle d’Aosta saranno sensibilmente differenti da quelle vigenti in Veneto, Piemonte e Lombardia.

Fase due

Sembrerebbe poi, che alcuni settori, potrebbero avere una ripartenza anticipata. Parliamo di quelle Industrie con un profilo di basso rischio, corrispondenti ai settori di moda, Automotive, cantieri e mobilifici. Chi gestisce attività di questo tipo, potrebbe riaprire probabilmente già dal 27 aprile. È stata avanzata anche l’ipotesi di permettere a bar e ristoranti di riaprire già dal 4 maggio. Dopo 15 giorni sarà verificata la tenuta del contenimento e, se necessario, saranno disposte e previste anche nuove chiusure.