Coronavirus, i 2 turisti cinesi in prognosi riservata
I due turisti cinesi risultati positivi test per coronavirus sono ricoverati in prognosi riservata. Le loro condizioni di salute si sono aggravate.
I due turisti cinesi risultati positivi test per coronavirus sono ricoverati in prognosi riservata allo Spallanzani di Roma. Le loro condizioni di salute si sono aggravate a seguito di un’ insufficienza respiratoria.
Il Centro di Malattie Infettive ha fatto sapere che i medici hanno riscontrato un’ insufficienza respiratoria sui due turisti cinesi ricoverati giovedì scorso allo Spallanzani perché risultati positivi al test per il coronavirus ed ora si trovano ricoverati in prognosi riservata.
Al momento non abbiamo ulteriori notizie al riguardo.
Ricordiamo che giovedì scorso Giuseppe Conte, in una conferenza stampa, ha dichiarato che in Italia abbiamo due casi accertati di coronavirus. I due turisti cinesi sono marito e moglie di 67 e 66 anni provenienti dalla provincia di Wuhan fin da subito sono state predisposte tutte le misure precauzionali, infatti la coppia era stata immediatamente isolata presso l’ospedale Spallanzani di Roma.
“Non ci siamo fatti trovare impreparati, il ministro Speranza ha appena adottato un’ordinanza che chiude il traffico aereo da e per la Cina. Siamo il primo Paese dell’Ue ad adottare una misura cautelativa di questo genere“, aveva sottolineato Conte.
I due turisti cinesi erano stati ricoverati in isolamento e fino a qualche ora fa erano in buone condizioni, ma in queste ore le loro condizioni si sono aggravate.
Intanto è salito a 425 il numero dei decessi in Cina per il coronavirus, i nuovi casi di contagio sono 2345.
L’irlandese ricoverato nella tarda serata di domenica allo Spallanzani, invece, è risultato negativo al test del coronavirus. L’uomo non aveva le caratteristiche di un possibile caso di coronavirus perché non aveva avuto nessuno collegamento con la Cina e nemmeno con pazienti malati. Nel bollettino medico diramato oggi dall’istituto si legge:
“In questo momento sono ricoverati presso l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani 19 pazienti e sono tutti sotto osservazione”.