Coronavirus, il bambino implora il padre poliziotto che non vede da tre settimane: “Non andare via”

Un video condiviso dalla Guardia Civile spagnola su Twitter sta facendo emozionare tutto il web. " Papi ti amo" dice il bambino

Il globo e stato travolto dallo “tsunami” Coronavirus, ormai è una tragedia mondiale. Non esiste paese che non sia costretta a farci i conti e le difficoltà sono le stesse per tutti quanti. Scene toccanti si vedono in ogni dove. In questo caso siamo in Spagna, una delle nazioni più colpite da questo virus. Un video condiviso dalla Guardia Civile spagnola su Twitter sta facendo emozionare tutto il web. “ Papi ti amo” dice la voce di un bambino all’inizio del video. Il piccolo, affacciata sul balcone, grida a suo padre: “Ti voglio bene“.

Guardia Civica Spagnola

Questo poliziotto manca da casa da 3 settimane, la sua famiglia ne sente la mancanza e in particolar modo il figlio minore. Il loro fugace incontro è durato troppo poco. L’agente di polizia  si chiama Alberto. È uno dei tanti poliziotti che in queste settimane combatte senza sosta per frenare la diffusione della pandemia.

Polizia Spagnola

Alberto vive fuori casa da quando è iniziata dall’emergenza e ha deciso di sorprendere e salutare la famiglia e suo figlio, passando sotto la sua abitazione con la volante. Le sirene subito hanno fatto da allarme per i ragazzi che si sono precipitati sul balcone per salutare il loro amato papà, il loro eroe.


“Papà stai guidando tu?” grida il piccolo. “Papà stai guidando tu?” grida ancora affacciato sul balcone. Fino al momento in cui la magia si spezza. Il papà non è tornato per restare, deve continuare a combattere e a salvare vite per il bene della società e dei suoi figli.

Polizia Spagnola

“Papi no. No te ne andare“. Dice con una tristezza che spezza il cuore. “Papà no, non andartene”  mentre osservava sconsolato suo padre a bordo della volante allontanarsi in fondo al vicolo. Poche immagini ma cariche di significato. Questo ci fa capire quanto poliziotti, medici e infermieri si stiano sacrificando insieme alle loro famiglie, per salvaguardare le nostre vite.