Coronavirus in Lombardia, nuova ordinanza del presidente Fontana: misure più stringenti
Il presidente Fontana ha emesso una nuova ordinanza, la Lombardia chiude tutto: "Ci vogliono misure più stringenti, la situazione peggiora e bisogna agire".
Il presidente Fontana ha emesso una nuova ordinanza sul coronavirus, la Lombardia chiude tutto: “Ci vogliono misure più stringenti, la situazione peggiora e bisogna agire”.
La Lombardia ha sospeso le attività degli uffici pubblici, degli studi professionali, il fermo delle attività nei cantieri e il divieto di praticare sport e attività motorie svolte all’aperto, anche singolarmente.
Fontana ha ribadito che “bisogna agire. Le nostre autorità sanitarie ci impongono di agire nel minor tempo possibile. La situazione non migliora anzi, continua a peggiorare“.
La decisione arriva dopo il confronto di oggi in videoconferenza con i sindaci dei capoluoghi della Lombardia, il presidente dell’ANCI Lombardia e dell’UPL e i rappresentanti del Tavolo del Patto per lo Sviluppo.
In una nota della Regione si legge che la competenza sulla chiusura delle attività produttiva è del Governo, ma i rappresentanti delle associazioni di impresa i rappresentanti chiederanno ai proprio associati di sospendere tutte le produzioni che non fanno parte delle filiere essenziali.
La nuova ordinanza rimane attiva fino al 15 aprile ed entra in vigore da domani.
“La Regione Lombardia, d’accordo con i sindaci del nostro territorio, con le associazioni di categoria e con le parti sociali, ha deciso di emanare un’ordinanza con la quale vengono disposte nuove stringenti limitazioni per contrastare la diffusione del Coronavirus”, ha dichiarato Fontana.
Gli ulteriori interventi che si aggiungono alle decisioni del Governo sono:
– divieto di assembramento nei luoghi pubblici
– sospensione dell’attivita’ degli Uffici Pubblici, ad eccezione dell’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilita’
– sospensione delle attivita’ artigianali non legate alle emergenze o alle filiere essenziali;
– sospensione di tutti i mercati settimanali scoperti
– sospensione delle attivita’ inerenti ai servizi alla persona
– chiusura delle attivita’ degli studi professionali ad eccezione di quelle relative ai servizi indifferibili e urgenti o sottoposti a termini di scadenza
– chiusura di tutte le strutture ricettive ad esclusione di quelle legate alla gestione dell’emergenza
– fermo delle attivita’ nei cantieri edili
– chiusura dei distributori automatici cosiddetti ‘h24′ che distribuiscono bevande e alimenti confezionati
– divieto di praticare sport e attivita’ motorie svolte all’aperto, anche singolarmente.
– Restano aperte le edicole, le farmacie, le parafarmacie, ma deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza
interpersonale di un metro.