Coronavirus, le accortezze per igienizzare la casa
Ecco tanti consigli utili su come sanificare la nostra abitazione
La maggior parte degli italiani si sta impegnando duramente e costantemente per fronteggiare l’emergenza. “Restate a casa“, queste le parole che tutti continuano a ripetere da giorni. Ma siamo assolutamente certi che anche le nostre abitazioni siano luoghi assolutamente sicuri? PronoPro.it, il portale di domanda e offerta di servizi professionali, chiede ai propri esperti consigli utili per massimizzare l’igiene delle case italiane.
Molti i consigli utili riportati nella lista redatta sul sito. Leonardo Tilli, il proprietario di Eco Clean, ci spiega che:
“Per sanificazione si intende l’attuazione simultanea di due momenti, pulizia e disinfezione di qualunque superficie. Questo è un processo suddiviso in quattro fasi: pulizia, risciacquo, disinfezione e di nuovo risciacquo; durante il quale si utilizzano prodotti detergenti adeguati”.
La prima cosa a cui prestare attenzione, quindi, è la scelta dei prodotti giusti. Sicuramente sono consigliati tutti i prodotti monouso e anche quelli che funzionano a vapore, dato che non raccolgono gli agenti patogeni e si prestano in modo particolare alla sanificazione.
Tutto dipende dal tipo di sporco che bisogna contrastare. Sempre utili sono i rimedi della nonna per individuare le soluzioni più efficaci ed economiche. L’aceto ad esempio, è uno dei migliori antibatterici, insieme all’alcol, al bicarbonato e all’acqua bollente sopra i 70 gradi centigradi. Ma in tutto questo è sempre importante fare attenzione agli infortuni, soprattutto ora che gli ospedali sono in grande sovraffollamento.
Quindi, casalinghe, attente a non ustionarvi, a proteggervi con i giusti abiti e a non dimenticare mai i guanti! Altra cosa importantissima è non inalare i vapori dei prodotti, che sono pericolosissimi e molto tossici. Altra buona usanza è lasciar agire i prodotti per almeno 60 secondi, per poi risciacquare con cura.
L’esperto dell’igiene Leonardo Tilli ci spiega anche come detergere correttamente i tessuti, che sono sempre un grande interrogativo. Sempre utile il lavaggio a minimo 70 gradi centigradi, ma in caso di capi delicati un buon rimedio è anche l’acqua ossigenata o, ancora una volta, le attrezzature a vapore.
Non dimentichiamo che anche l’OMS ha fornito importanti indicazioni, in cui ci ricorda che:
“L’uso di etanolo (alcol) almeno con concentrazione al 75% o prodotti a base di cloro (la comune candeggina) all’1%. Nel caso in cui non ci si senta in grado di eseguire queste pratiche in maniera autonoma resta valido il suggerimento di affidarsi a professionisti del settore, in possesso di tutti i requisiti di legge e di attrezzature specifiche per questo tipo di interventi”.
L’igiene in casa è sempre importante, germi e batteri sono sempre un rischio, ma in questo particolare momento l’attenzione deve essere massima. Speriamo che con tutte queste piccole e grandi accortezze si riesca a contenere questa grave emergenza.