Coronavirus, le bozze delle agevolazioni per i medici, i lavoratori e le famiglie. Bonus anche per le partite IVA.

CORONAVIRUS, le bozze delle agevolazioni per i medici, i lavoratori e le famiglie. Bonus anche per le partite IVA.

Dopo il decreto dello scorso 11 marzo, iorestoacasa, a seguito dell’emergenza coronavirus, tutta l’Italia si è ritrovata in un momento di difficoltà economica. I lavoratori, costretti a chiudere per garantire la sicurezza delle persone, le famiglie ed i medici, che hanno dovuto rafforzare il sistema sanitario, in molte zone ormai al collasso.

Come riportano diverse testate giornalistiche, tra queste Ilmessaggero.it, il Consiglio dei Ministri approverà un testo con oltre 100 articoli, con l’obiettivo di prendere in mano questa situazione

Il decreto dovrebbe mettere a disposizione 3 miliardi, per potenziare la sanità italiana e la Protezione Civile e 10 miliardi per sostenere i lavoratori e le famiglie.

Si è parlato di un assegno di 600 euro per lavoratori autonomi ed un bonus di 100 euro per i lavoratori dipendenti, che hanno continuato a lavorare in sede e non nella propria abitazione, rischiando di più la salute.

Sono stati sospesi gli adempimenti e i versamenti fiscali, soprattutto per le partite IVA.

Sono sospesi gli adempimenti tributari diversi dai versamenti, dall’8 marzo al 31 maggio del 2020. Per le partite IVA, sono sospesi versamenti nel mese di marzo per imposte e contributi. I versamenti potranno poi essere fatti senza interessi e sanzioni, entro il 31 maggio.

La Protezione Civile avrà il potere di poter requisire qualunque struttura sanitaria, qualunque clinica, anche privata, così come qualunque struttura alberghiera, se servirà per ospitare le persone affette da Coronavirus o persone che non abbiano la possibilità di stare in quarantena in un’abitazione.

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I negozianti avranno a disposizione un credito di imposta pari al 60% del canone di locazione delle proprie attività, riguardante il mese di marzo, poiché hanno dovuto rinunciare ai guadagni, chiudendo come obbligato dal decreto, i propri negozi.

Coloro che sono iscritti alla gestione separata e i lavoratori autonomi che sono rimasti a casa, con un figlio con età minore di 12 anni, potranno ottenere un congedo fino a 15 giorni pagati al 50% della retribuzione. Oppure, al posto del congedo, possibile presentare una domanda per il voucher baby-sitter.

Il governo sta lavorando anche su un voucher dal valore di 500 euro, per retribuire i caregiver (chi assiste una persona non autosufficiente).

Si è parlato anche di un congedo di 10 giorni, per tutti i genitori lavoratori. Il congedo potrà essere utilizzato sia dalla mamma che da papà e si potrà usufruire di ulteriori 5 giorni. Nelle famiglie monogenitoriale, il congedo sarà di 15 giorni.

Il Governo sta anche lavorando su un congelamento per 18 mesi, per i muti, così come la sospensione del pagamento delle bollette.

Ci saranno anche aiuti per il turismo e la cultura, così come il rafforzamento della sanità pubblica.

È stato proposto anche il rinvio di novanta giorni decorrenti dalla scadenza ordinaria per la revisione delle automobili.

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Le decisioni da prendere sono molte e per ora le bozze sono in lavorazione. Tutto questo sarà reso valido soltanto quando verrà approvato. Sono previsti per oggi nuovi aggiornamenti.