Coronavirus, le parole del “paziente zero”, che avrebbe contagiato il 38enne di Codogno
CORONAVIRUS, è andato a cena con il 38enne in gravi condizioni. È stato prelevato dalla sua casa e definito il "paziente zero", responsabile di ciò che sta accadendo. Adesso è lui a parlare. Ecco quanto ha dichiarato...
È stato definito il “paziente zero”, colui che avrebbe dato il via al contagio del coronavirus in Italia. Tornato dalla Cina lo scorso mese di gennaio. Secondo i fatti riportati fino ad ora, l’uomo sarebbe uscito con il trentottenne in gravissime condizioni a Codogno, per tre volte, due cene e una birretta. Dopo la vicenda e dopo che si sono presentati alla sua porta, il presunto “paziente zero” ha deciso di dire la sua opinione.
“Sono sempre stato sano e non sapevo niente fino a questa notte, quando sono venuti a prelevarmi. Il Coronavirus potrebbe benissimo venire da un’altra persona, non è detto che l’abbiamo preso da me”.
L’uomo è stato ricoverato all’ospedale Sacco di Milano, in quarantena, considerato il paziente zero che ha dato il via ai contagi a Codogno, in Lombardia, che fino ad ora sono arrivati a 16, più un morto. Si tratta di una donna ricoverata per una polmonite e risultata poi positiva al Coronavirus. Ancora non ci sono molte notizie riguardo la vicenda, ma sembrerebbe che la vittima sia in qualche modo collegata al 38enne ricoverato in gravissime condizioni e che è andato a cena con questo presunto paziente zero.
“I miei amici che si sono ammalati di Coronavirus, hanno dato il mio numero ai medici, indicandomi come la possibile causa che ha scatenato tutto. Nella notte mi hanno portato via”.
L’uomo è tornato dalla Cina lo scorso 21 gennaio e da quel giorno la sua vita è continuata senza alcun problema, senza alcun malessere. Dopo essere stato portato alla struttura sanitaria, è stato sottoposto ai dovuti esami, ma è risultato negativo al tampone del Coronavirus e adesso è quasi impossibile spiegare cosa sia accaduto e come sia avvenuto il contagio.
“Abbiamo fatto due cene a Codogno e poi una birretta a Casalpusterlengo”, ha raccontato riguardo i suoi incontri con il trentottenne ricoverato in grave condizioni.
“Ho un amico che ha rischiato di morire e sua moglie è infetta. Tutte le televisioni dicono che io sono il paziente zero, ma non mi trovano niente e quindi non so se lo sono”, è così che l’uomo ha concluso il suo pensiero, confuso, ferito e soprattutto sprovvisto di ogni spiegazione plausibile.
Notizia in aggiornamento.