Coronavirus, lo studio conferma: “in Italia il virus circolava già ad Ottobre”

Coronavirus, lo studio degli esperti conferma dei dati inquietanti: sembra infatti che il virus circolava in Italia già in Ottobre, anche nel sud del Paese

Coronavirus, uno studio condotto da un team di medici e ricercatori del Meleam spa, conferma:  “il virus circolava in Italia già da Ottobre“, inoltre il virus si è diffuso prima dell’inizio dell’anno anche nel Sud del Paese, non solo al Nord dove si è però manifestato più aggressivamente

La società di proprietà dello studio è statunitense ma ha sede a Bitonto e ha esposto i dati al giornale La stampa. L’amministratore delegato della società, Pasquale Maria Bacco, medico e autore della ricerca ha esposto come segue i dati:

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“Noi stessi ci siamo sorpresi. Oltre al nostro test, ne abbiamo utilizzato uno cinese e uno statunitense. Stessi risultati e nessuno li ha mai smentiti. Su un campione di 100 persone, a Napoli 38 erano positive e a Bari 36. La verità scientifica è questa. Poi se questi dati non devono emergere e si vogliono raccontare altre verità, è un discorso diverso”

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Sembra infatti che, nonostante i risultati della ricerca siano stati comunicati alla presidenza del Consiglio dei Ministri, nessuno abbia mai contattato il team e il Governo non ha mai approfondito lo studio.

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“Sono emersi picchi del 50 per cento: una persona su due manifestava anticorpi. Una conferma della capacità di infettare del Coronavirus e di essere prevalentemente asintomatico. Indagando sugli anticorpi, abbiamo scoperto quanto fossero datati. Ecco perché il nostro studio è insidioso: il virus era in Italia da ottobre. Le famose polmoniti da legionella erano già da Coronavirus, ma non di questo”. 

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“Il virus lombardo è diverso da quello siciliano. Credo che nel meridione non avremo mai quello che è accaduto al Nord: non come numero di infettati perché la differenza non è tanta, ma come incidenza clinica. Qui si può essere fiduciosi per la stagione estiva perché il clima gioca a favore. Il virus ci sarà ancora, ma non ce ne accorgeremo”