Coronavirus, multati 40 fedeli per la celebrazione della messa
Sono stati multati per la celebrazione della messa, in presenza di 40 fedeli
Le restrizioni dovute al virus continuano ad essere disattese, nonostante l’emergenza non sia ancora passata. Qualche tempo fa, in un articolo avevamo parlato di alcuni politici e il loro intento di permettere la celebrazione della messa Pasquale.
Tra sabato e domenica, sono avvenuti degli eventi che ci riportano a quelle parole e ci fanno pensare. Ieri quaranta persone, sono state identificate e sanzionate. Il motivo? Avrebbero preso parte ad una messa nella chiesa Copta ortodossa di via Marconi, a Cinisello Balsamo, nonostante il divieto categorico del governo.
I fedeli, ritenevano che la celebrazione religiosa, rientrasse tra i validi motivi per uscire di casa e che la messa fosse consentita. Infatti, si erano riuniti in preghiera in occasione della vigilia di Pasqua, nella giornata di sabato. I militari hanno saputo della celebrazione della funzione intorno alle 20.30 di ieri e hanno fatto partire la denuncia.
A quanto pare, la celebrazione della vigilia di Pasqua ortodossa, non è un valido motivo. Anche se l’intento era del tutto in buona fede e sono in molti a sentire la necessità di rientrare in luoghi di culto. Sono stati sanzionati anche i preti e i responsabili religiosi della chiesa, nonché tre copti. Come avevamo già specificato, le funzioni religiose sono state escluse dagli spostamenti di estrema necessità, che consentono di uscire di casa.
È possibile recarsi in chiesa, per pregare solo se il luogo di culto si trova lungo il tragitto verso il lavoro o il supermercato. Le messe, però, sono esplicitamente vietate. A tal proposito ricordiamo che anche il Duomo di Milano è rimasto a lungo chiuso, per rispettare le disposizioni del governo. Nel frattempo la stessa Milano, sta valutando la riapertura graduale degli esercizi commerciali, cercando di mantenere la sicurezza. Non sarà facile uscire da questa pandemia, ma le regole sono fondamentali anche se pesanti.