Coronavirus, Napoli nell’ospedale Monaldi scoppia un focolaio, contagiati infermieri e medici

Scoppia un focolaio a Napoli nell'ospedale Monaldi, infermieri e medici contagiati, reparti in pericolo

La situazione Coronavirus continua ad essere preoccupante. Nonostante le stringenti misure di contenimento e, le molte precauzioni in atto per evitare l’espansione del contagio, continuano ad apparire nuovi focolai. In particolare è preoccupante la situazione a Napoli, dove nell’ospedale Monaldi è stato identificato un nuovo focolaio, che sta coinvolgendo l’intero reparto di medicina interna, del settore cardiovascolare è dismetabolica.

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Il boom di contagi ha coinvolto il primario, quattro infermieri e l’addetto alle pulizie. Il tre aprile c’è stato il primo decesso, di un infermiere sul territorio del napoletano. La donna deceduta aveva sessantanni era stata contagiata proprio all’ospedale Monaldi dove prestava servizio. Questo è stato il primo decesso tra gli operatori sanitari, napoletani.

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A quanto pare, le precauzioni prese finora, sembrano non essere abbastanza. Anche i contagi registrati all’ospedale a Pozzuoli confermano questi dati e, ci ricordano che è necessario intervenire tempestivamente, per rimediare o salvare la situazione prima che sia troppo tardi. Infatti pare sia stato un ritardo o una svista a creare delle complicanze su un paziente. Vediamo nello specifico cosa è successo. Il primo caso di Covid-19 del Monaldi è stato registrato l’8 Aprile scorso.

Il paziente però era risultato negativo ai primi due tamponi e, per questo motivo, era stato ricoverato senza esser messo in isolamento. Questo piccolo errore ha creato delle gigantesche conseguenze, ed è stato decisivo per la diffusione del virus nella struttura. Questo ci fa riflettere su quanto la situazione sia delicata.

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Basta un minimo errore di calcolo, una piccola disattenzione, per scatenare un disastro di enormi dimensioni. Gli operatori sanitari, dovrebbero essere più protetti, essendo loro la risorsa più preziosa di cui dispone il nostro paese contro questo virus letale.

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Sentire che gli eroi di questa guerra, stanno morendo per salvare vite, fa male e fa riflettere. Ci stiamo impegnando al massimo, come cittadini, per sostenere questi eroi silenziosi.