Coronavirus, Papa Francesco dona 30 respiratori per le zone più colpite

Papa Francesco decide di contribuire ancora e di aiutare in questo momento di emergenza.

Il Pontefice, nella giornata di ieri, ha donato 30 respiratori per combattere l’emergenza sanitaria Coronavirus. Papa Francesco li ha acquistati all’Elemosina Apostolica, così che quest’ultima adesso li donerà alle zone più in difficoltà e più colpite dal Coronavirus. Il Papa, giorni dietro, verso la metà del mese di marzo, attraverso il dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, aveva già donato 100.000 euro alla Caritas italiana.

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Il Pontefice ha sempre espresso la vicinanza spirituale, per chi sta combattendo contro questa emergenza sanitaria e per le persone che non hanno niente, quelle più povere.

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“Questa somma vuole essere un’immediata espressione del sentimento di spirituale vicinanza paterno in coordinamento da parte del Santo Padre verso tutti quei servizi essenziali a favore dei poveri e delle persone più deboli e vulnerabili della nostra società, che la Caritas a livello diocesano e parrocchiale assicurano quotidianamente in Italia”.

Le strutture alle quali andranno i 30 respiratori acquistati dal Papa, non sono ancora state rese note. Verranno sicuramente selezionate quelle più bisognose.

Il comunicato è stato emesso dalla Sala Stampa della Santa Sede.

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Purtroppo la situazione in Italia non è ancora migliorata. L’ultimo aggiornamento dati, c’è stato nella giornata di ieri, 27 marzo 2020, alle ore 17:30, anticipato proprio perché alle 18:00 c’è stata la diretta del Papa. Di seguito gli ultimi dati riportati:

589 persone guarite, per un totale complessivo di 10950.

4401 nuovi casi positivi, per un totale complessivo di 66414.

969 deceduti, per un totale complessivo di 9134.

Nonostante la richiesta del Governo di rimanere a casa il più possibile e di uscire soltanto per situazioni di necessità, come fare la spesa, andare a lavorare o motivi di salute, i contagi continuano ad aumentare.

Le denunce di persone fermate e senza autocertificazione o con una autocertificazione che attestava qualcosa di assurdo, sono state diverse.

L’appello è sempre lo stesso, solo uniti si può fare la differenza e si può sconfiggere il Coronavirus.

“Restate a casa il più possibile e rispettate tutte le norme anti-contagio”.