Coronavirus, parlano i genitori del 38enne contagiato

Sembravano i sintomi di una influenza ed invece è risultato positivo al coronavirus. Parlano i genitori del 38enne ricoverato a Codogno.

I genitori del 38enne risultato positivo al coronavirus hanno scelto di farsi intervistare da Fanpage. Attualmente l’uomo si trova ricoverato presso l’ospedale di Codogno nel reparto di terapia intensiva.

Nostro figlio è gravissimo, al momento dorme intubato. È una cosa penosa, era meglio non vederlo“, i genitori sono distrutti. “Noi stiamo bene, anche se dire che stiamo bene adesso è un’eresia. Ci hanno detto di non uscire e di non fare entrare nessuno. Devono ancora venire a farci i tamponi“.

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Il papà del 38enne ha rivelato che domenica il figlio aveva già la febbre ed anche lunedì. Martedì mattina è stato ricoverato nel pronto soccorso, poi è stato dimesso ma quando è tornato a casa non è stato di nuovo bene ed è tornato con la febbre a 40. È rimasto ricoverato in Medicina per un giorno poi si è aggravato ed è stato intubato.

La prima volta che si è recato in ospedale, 38enne non ha detto ai medici che aveva cenato con un amico rientrato da poco dalla Cina.

Sembravano i sintomi di una classica influenza ed invece i medici quando lo stavano controllando, hanno iniziato ad avere i sospetti e gli hanno fatto degli esami, poi hanno continuato a fare delle domande e la moglie ha parlato della cena.

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Le condizioni del 38enne sono gravi ma nell’ultimo aggiornamento l’assessore regionale Giulio Gallera ha parlato di un leggero miglioramento.

Lui dorme, è una cosa penosa. Noi l’abbiamo intravisto perché non si poteva. Hanno fatto un’eccezione per noi, il medico ci ha visto che eravamo distrutti e ci ha accontentati. Era meglio non vederlo“.

La famosa cena fatta dal 38enne risale a gennaio, secondo alcune indiscrezioni l’amico che era rientrato dalla Cina potrebbe aver contagiato anche il figlio. Il “paziente Zero” da cui è partito il contagio non è stato ancora individuato.

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Ai microfoni di Fanpage i genitori dell’uomo di 38 anni ricoverato a Codogno hanno fatto sapere che per il momento non presentano alcun sintomo, stanno bene: “Noi stiamo bene, non abbiamo nessun sintomo. Ma non possiamo proprio dire che stiamo bene, è un’eresia. Ci hanno detto di non uscire e di non fare entrare nessuno. Devono ancora venire, quando non lo so. Abbiamo dovuto fare i diavoli a quattro. Continuiamo a chiedere: ‘Ma venite o non venite?’. Pensavamo che la famiglia sarebbe stata avvisata più celermente, ma ci hanno spiegato che la questione è molto caotica“.