Coronavirus, ricoverata bambina di un anno a Massa
CORONAVIRUS CONTAGI: ricoverata una bimba di un anno a Massa
L’emergenza Coronavirus ha messo in ginocchio l’intera Italia e la paura cresce giorno dopo giorno, a causa dei nuovi contagi e degli ulteriori morti. In Toscana sono stati registrati 151 nuovi contagi e tra questi anche una bambina di solo un anno, che è stata ricoverata all’interno della struttura sanitaria Apuane di Massa.
Non sono state ancora rese note le sue condizioni di salute. Insieme a lei, anche un’altra bambina di 10 anni, di Pietrasanta, in provincia di Lucca, risultata positiva al test per il coronavirus. La bimba si trova in isolamento domiciliare, in buone condizioni di salute.
Nei giorni precedenti si era parlato anche di una bambina di soli 50 giorni, residente in provincia di Massa Carrara, che era stata ricoverata al Meyer di Firenze, perché affetta da coronavirus. La bambina è stata però dimessa lo scorso giovedì sera e sta bene.
La Protezione Civile tiene gli italiani aggiornati ogni giorno, con una conferenza stampa in diretta alle 18:00. L’ultima è stata pubblicata ieri, 15 marzo 2020. Ecco di seguito i dati aggiornati:
2853 nuovi casi positivi, per un totale complessivo di 20603 (9663 sono ricoverati con sintomi, 1672 ricoverati in terapia intensiva, 9268 in isolamento domiciliare a casa senza sintomi o con sintomi lievi).
368 deceduti, per un totale di 1809.
369 guariti, per un totale complessivo di 2335.
È richiesto agli italiani di continuare a rispettare il decreto, per riuscire a fermare la marcia di questo virus. Bisogna rimanere nelle proprie abitazioni ed uscire soltanto per motivi di necessità, come motivi di salute, l’acquisto di beni di prima necessità nei supermercati e nelle farmacie, uscire per recarsi al lavoro o qualunque altro motivo considerato necessità. Bisogna essere muniti dell’autocertificazione e di essere in grado di provare quanto dichiarato.
Evitare, assolutamente, l’affollamento di gente e mantenere un metro di distanza dalle altre persone
Le persone che non rispetteranno il decreto o che testimonieranno il falso, saranno soggette ad un’ammenda e al rischio di reclusione, secondo l’articolo 650 del codice penale.