Coronavirus, scaffali vuoti nei supermercati della Lombardia, la gente è nel panico
Coronavirus, la paura del contagio spinge la gente nel panico a fare scorte di cibo; scaffali vuoti nei supermercati della Lombardia, ecco cosa sta succedendo
Il Coronavirus spaventa ma sono gli effetti collaterali a fare ancora più paura. Dopo la “caccia al cinese”, la psicosi da oggetti provenienti dalla Cina e dopo l’innalzamento ingiustificato dei prezzi di mascherine e dei prodotti disinfettanti, adesso è il turno dei supermercati. In Lombardia, nelle aree intorno ai focolai, gli scaffali dei supermercati sono vuoti. Ecco cosa sta accadendo.
Quando una cosa ci fa paura, purtroppo, il nostro cervello non ragiona e facciamo cose che non hanno molto senso. Con la paura di un’epidemia in arrivo, le persone si sono precipitate a comprare di tutto e di più nei supermercati ubicati nella zona dei focolai di Coronavirus. In poco tempo, gli scaffali dei supermercati si sono svuotati.
Sta accadendo nella zona cosiddetta “triangolo Codogno – Casalpusterlengo – Castiglione d’Adda” dove le persone si sono precipitate a comprare cibo, facendo le scorte per evitare di uscire di casa ed evitare così il contagio da Coronavirus. La stessa situazione si è verificata anche nelle zone limitrofe a questi comuni, tra l’Emilia Romagna e la Lombardia.
È in atto il divieto di entrare e uscire dalle zone poste in quarantena e i residenti hanno paura di rimanere senza cibo. La zona più colpita è quella di Casalpusterlengo, frequentata anche dagli abitanti di Codogno. In questo comune sono chiusi tutti i supermercati della grande distribuzione e non si fanno più nemmeno le consegne a domicilio.
Scalfali vuoti anche a a San Giuliano Milanese e a Peschiera Borromeo. Mancano anche i medicinali e molte farmacie lavorano a porte chiuse.
Gli abitanti dei comuni nel Lodigiano interessati dall’ordinanza per l’emergenza Coronavirus annunciata ieri dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera affidano a Facebook le loro paure e preoccupazioni. Alcuni lamentano di essere visti come untori quando vanno a fare la spesa nei comuni limitrofi affermando che “è quasi impossibile pretendere che la gente resti in casa avendo il frigo vuoto”.
Altri raccontano preoccupati:
“Noi della Bassa abbiamo bisogno di mangiare e se i supermercati qui son tutti chiusi, come possiamo fare? Insieme alle disposizioni da rispettare, dovrebbero dirci anche cosa fare in questi casi”.
Infine, ci sono anche quelli che temono il peggio per colpa dei spostamenti delle persone nelle zone in quarantena. Un utente nel gruppo “Sei di Codogno se…” ha scritto:
“C’è gente che va a fare la spesa nei supermercati fuori dalla cerchia dei comuni che dovrebbero essere isolati. La prevenzione dove sta? O si fa un blocco serio o l’epidemia non potrà essere contenuta”.