Coronavirus, svolta paziente zero a Vò, ecco chi potrebbe essere
Coronavirus, potrebbe esserci una svolta sul paziente zero a Vò: si tratterebbe di un "uomo che frequentava il bar ed era stato a Codogno e che ora ha la tosse"
Coronavirus, potrebbe esserci una svolta nella ricerca del paziente zero che avrebbe portato il virus a Vò. Si tratterebbe di un uomo di 60 anni, di professione agricoltore e residente ad Albettone (Vicenza). L’uomo avrebbe frequentato Codogno, alcuni bar di Vo’ e altri piccoli centri nel lodigiano ed adesso avrebbe sintomi riconducibili ad una influenza.
Ci sono novità sul paziente zero ma il condizionale è d’obbligo. Sembra che le autorità sanitarie avrebbero individuato un uomo di 60 anni di Albettone (Vicenza), che avrebbe frequentato entrambi i pazienti che poi si sono ammalati ia in Lombardia che in Veneto.
Stiamo andando, però con cautela perché se è vero che la persona potrebbe aver veramente incontrato sia il pensionato di Vo’ che poi è deceduto in seguito alle complicazioni causate dal Coronavirus e il trentottenne di Codogno, non è stato ancora confermata la sua positività al test.
Lo stesso Commissario Borrelli lo ha affermato durante la conferenza stampa. Ecco le sue testuali parole:
“Non siamo riusciti… le strutture sanitarie non sono ancora riuscite ad individuare il paziente zero”.
Questa affermazione, però, non esclude quello che le agenzie di stampa hanno scritto nelle ultime ore. Un “sospettato” c’è e ha i sintomi influenzali. In queste ore il sessantenne è stato accompagnato in pronto soccorso per fare il test per il Coronavirus.
Se risultasse positivo potrebbe essere lui il paziente zero che collega i due focolai.
Torneremo con aggiornamenti il prima possibile.
Il sindaco di Vo’, Giuliano Martini, lo avrebbe comunicato all’ANSA:
“Abbiamo avvisato l’Usl di competenza e il sindaco di Albettone, ora il 118 lo porta a fare tampone”.
Poi, però, ha aggiunto:
“Io non dico che questa persona sia il ‘paziente zero’ per Vo’, ma la ricostruzione dei suoi spostamenti, in un’area focolaio del virus, e i contatti avuti nei locali del nostro paese credo siano una pista che va indagata attentamente. È stato lì per partecipare ad alcune conferenze per la presentazione di un suo libro. È un esperto di agricoltura biologica”.
L’uomo avrebbe chiamato nella mattinata del 24 febbraio in farmacia per chiedere consigli:
“Stava male, aveva una forte tosse. Da lì abbiamo fatto partire le segnalazioni, prima al sindaco di Albettone, poi al direttore dell’Usl Berica, competente per quel comune, e infine al 118”.
Fonte: ANSA