Coronavirus: “zona rossa” al San Raffaele Pisana
Coronavirus, nuovo focolaio in Italia. Ecco dove si trova la nuova "zona rossa"
Coronavirus, nuovo focolaio in Italia. Dopo gli ultimi bilanci positivi riguardanti i nuovi contagi, si pensava di poter tirare un sospiro di sollievo, ma così non sembra. Abbassare la guardia e non rispettare le misure di sicurezza può comportare la formazione di nuovi focolai. Questo è ciò che è successo al San Raffaele Pisana di Roma. I casi positivi al Covid-19 sono 31, ed è stato confermato il primo decesso.
Gli ospedali ed i centri sanitari restano alcuni dei principali posti in cui si corre il rischio di poter contrarre il Covid-19. Specialmente i pronto soccorsi che sono il primo punto di arrivo per le persone che credono di averne i sintomi.
È necessario tenere alta la guardia.
È stata disposta la chiusura dell’IRCCS San Raffaele Pisana a Roma: la “zona rossa”, come riporta una nota del Commissario straordinario della Asl Roma 3 Giuseppe Quintavalle, è stata disposta per via di un nuovo “focolaio”.
Ci sono infatti “31 casi di cui 9 dipendenti, 2 esterni entrambi famigliari di operatori sanitari e 20 pazienti di cui 18 già trasferiti e 2 in trasferimento”.
Secondo quanto dichiarato dall’Ansa: “la struttura sta dando tutta la collaborazione necessaria alla Asl che nella giornata odierna ha disposto un affiancamento della direzione sanitaria per consentire un miglior supporto per il contenimento del focolaio, la gestione dei casi e il loro tracciamento”.
Risulta “in corso l’indagine epidemiologica innanzitutto sulle procedure organizzative ed i percorsi assistenziali al fine di identificare una possibile criticità che possa aver agevolato la diffusione del virus tra i reparti a fronte delle misure di prevenzione adottate”.
“Si conferma il decesso di un paziente affetto da pluri patologie (parkinson e diabete) positivo al tampone naso-faringeo. Proseguono le attività di test su tutto il personale compresi i consulenti e gli esterni e i pazienti della struttura. Verranno sottoposti ai test anche i dimessi degli ultimi 14 giorni”.