“Cosa cercavano oggi” Caso Garlasco, i RIS tornano a sorpresa nella Villetta dei Poggi: droni, laser e altro
Le indagini sull'omicidio di Chiara Poggi si riaprono a Garlasco dopo 18 anni, con nuovi rilievi scientifici effettuati dai carabinieri del Ris per ricostruire la scena del crimine.
Garlasco è nuovamente al centro dell’attenzione mediatica, quasi 18 anni dopo l’omicidio di Chiara Poggi. Le indagini, che avevano già sollevato numerosi interrogativi e polemiche, si sono riaperte, portando con sé la speranza di fare luce su un caso che ha segnato profondamente la comunità locale e l’opinione pubblica. La villetta di via Pascoli 8, dove si è consumato il tragico evento il 13 agosto 2007, è stata oggetto di nuove indagini da parte dei carabinieri del Ris di Parma, su incarico della Procura di Pavia. Questa volta, gli investigatori stanno utilizzando strumenti tecnologici all’avanguardia per effettuare rilievi scientifici di alta precisione.

Nuove indagini a Garlasco
Le operazioni di rilievo scientifico si stanno concentrando su un’area circoscritta, che comprende l’ingresso della villetta e la rampa delle scale che conduce al seminterrato. Gli esperti del Ris stanno utilizzando una combinazione di tecnologie sofisticate, tra cui laser scanner e droni, per raccogliere dati dettagliati sulla scena del crimine. Queste tecnologie consentono di eseguire analisi fotografiche e scannerizzazioni digitali, che portano alla creazione di modelli tridimensionali del luogo del delitto. Questo approccio innovativo potrebbe offrire nuove prospettive e dettagli precedentemente trascurati, contribuendo così a una rielaborazione delle evidenze disponibili.
All’interno della casa si trovano i genitori di Chiara Poggi, Rita e Giuseppe, insieme al tenente colonnello Andrea Berti, comandante dei Ris di Cagliari, che sta coordinando le attività per la Procura di Pavia. Presente anche Davide Redaelli, consulente della famiglia Poggi, il quale segue con attenzione l’andamento delle indagini. La presenza dei familiari e degli esperti testimonia l’importanza di questo momento, in cui ci si aspetta di fare progressi significativi nel caso.
L’obiettivo delle nuove tecnologie
Il principale obiettivo di queste nuove indagini è rielaborare la scena del crimine utilizzando tecnologie moderne per tentare di risolvere uno dei delitti più discussi in Italia. L’uso di scanner, droni e laser per ricostruire in 3D il luogo in cui Chiara Poggi ha trovato la morte rappresenta un passo avanti significativo nel tentativo di chiarire i dettagli di un caso che ha scosso profondamente l’opinione pubblica. Grazie a queste tecnologie, gli investigatori sperano di ottenere informazioni che possano portare a nuove scoperte e potenzialmente a sviluppi nel caso, mantenendo viva l’attenzione sulla ricerca della verità.
Le indagini di Garlasco non solo richiamano l’attenzione sulla tragica morte di Chiara Poggi, ma evidenziano anche l’impatto duraturo che questo caso ha avuto sulla comunità e sull’intero sistema giudiziario. Con il passare del tempo, la speranza di giustizia e chiarezza rimane forte, e i nuovi metodi investigativi potrebbero rappresentare una chiave per risolvere un mistero che ha sfidato le autorità per quasi due decenni.