Cosa potrebbe cambiare dal 27 novembre nelle Regioni rosse
Regioni rosse, il Governo pensa a cosa cambiare dal 27 novembre
Per le Regioni rosse le cose potrebbero presto cambiare. Secondo voci che arrivano da Palazzo Chigi, infatti, pare che dal 27 novembre potrebbero esserci dei cambiamenti nei colori e quindi nelle restrizioni imposte a molte zone d’Italia per evitare che la curva dei contagi possa crescere ancora di più.
Secondo quanto si apprende, l’Istituto Superiore di Sanità nel pomeriggio di venerdì 20 novembre dovrebbe rendere noto l’ultimo monitoraggio dei parametri scelti per stabilire il rischio delle diverse regioni italiane.
Alcune regioni potrebbero passare dalla zona arancione a quella rossa o da quella gialla a quella arancione.
Cambierebbero così le norme restrittive previste per poter aiutare ad arginare la diffusione del coronavirus. Alcune Regioni chiedono di vedere non solo al “rialzo”, ma anche al ribasso la mappa del paese.
Secondo fonti che arrivano da Palazzo Chigi, però, per l’uscita dalle zone rossa e arancione bisognerà aspettare il 27 novembre. In particolare Lombardia e Piemonte attendono con il fiato sospeso per sapere se potranno uscire da questo mini lockdown e ridurre le restrizioni.
Di sicuro la curva epidemiologica dovrebbe ridursi un po’, così come gli ospedali dovrebbero ritornare a tirare un sospiro di sollievo, liberando preziosi posti letto, non solo in terapia intensiva o in rianimazione.
Regioni rosse, arancioni e gialle, cosa potrebbe cambiare
I cambiamenti di colore attesi per questo weekend potrebbero aggiungersi a quelli già avvenuti settimana scorsa, mentre dal 27 novembre la mappa potrebbe mutare, ma anche in positivo, con un allentamento del quadro in alcune zone che oggi sono particolarmente a rischio.
Si pensa anche ad applicare restrizioni solo a particolari Comuni o province e non ragionare solo più a livello regionale.
Sempre settimana prossima il Governo potrebbe iniziare a pensare al Dpcm di dicembre, con indicazioni su come potremo trascorrere il Natale 2020. Nelle eventuali zone gialle si potrebbe pensare a un’estensione dell’orario di apertura dei negozi fino alle 22 per dilatare gli ingressi o l’apertura nei weekend di centri commerciali e grandi magazzini. E ristoranti aperti anche la sera.