Delitto di Garlasco, a cosa corrisponde il colore rosso sull’impronta attribuita ad Andrea Sempio
Nuove evidenze nel caso Chiara Poggi: un'impronta sul luogo del delitto attribuita ad Andrea Sempio potrebbe cambiare l'andamento delle indagini sull'omicidio avvenuto a Garlasco
Depositata in Procura a Pavia una consulenza tecnica dattiloscopica che potrebbe cambiare le sorti del caso relativo all’omicidio di Chiara Poggi. Gli esperti, incaricati di analizzare le prove, affermano che l’impronta catalogata come “33”, rinvenuta sulle scale della villetta di Garlasco, sarebbe stata lasciata dal palmo destro di Andrea Sempio. Attualmente, Sempio risulta essere l’unico indagato in questo nuovo filone d’inchiesta. Attualmente si esclude che l’impronta presenti tracce di sangue. Infatti, l'”Obti test”, esame per verificare la presenza di sangue umano, ha dato esito negativo. La ninidrina, un reagente, ha colorato di rosso l’impronta attribuita ad Andrea Sempio.

La consulenza si basa sulla corrispondenza di 15 minuzie dattiloscopiche tra la traccia e l’impronta di Sempio, un risultato ottenuto grazie all’impiego di tecnologie avanzate sia hardware che software, utilizzate dai consulenti Gianpaolo Iuliano e Nicola Caprioli. La modalità con cui l’impronta sia finita sulla parete non sembra preoccupare la difesa di Sempio. Gli avvocati Angela Taccia e Massimo Lovati hanno dichiarato che il loro assistito ha avuto accesso a molte aree della casa, ad eccezione della camera da letto dei genitori di Chiara e Marco. Di conseguenza, non sarebbe sorprendente che Sempio potesse aver lasciato una traccia del suo passaggio.
La questione dell’impronta si inserisce in un contesto più ampio di indagini che cercano di fare luce su un delitto avvenuto anni fa. L’omicidio di Chiara Poggi è stato un caso che ha suscitato grande attenzione mediatica e pubblica, e ora, con l’emergere di nuove prove, si riaccende l’interesse su eventuali sviluppi. Le tecnologie moderne giocano un ruolo cruciale nell’analisi delle prove, permettendo di rivedere casi che, in passato, sembravano risolti.
La Procura di Pavia, alla luce di queste nuove scoperte, potrebbe prendere in considerazione ulteriori sviluppi nell’indagine. Gli esiti della consulenza dattiloscopica saranno determinanti per il futuro del caso e per l’accertamento della verità riguardo a quanto accaduto quella tragica notte. La comunità locale e i familiari di Chiara Poggi attendono con ansia l’evoluzione di questa situazione, sperando che la giustizia possa finalmente avere il suo corso.