Delitto di Garlasco, dove erano Andrea Sempio e sua madre il giorno dell’omicidio: cosa è emerso dall’analisi sui cellulari
Nuove indagini sul delitto di Garlasco coinvolgono Andrea Sempio, indagato per l'omicidio di Chiara Poggi, con elementi di prova come il Dna e tabulati telefonici
Nel contesto della nuova inchiesta avviata dalla procura di Pavia, il delitto di Garlasco, avvenuto nel 2007, torna al centro dell’attenzione. La figura di Andrea Sempio emerge come il nuovo indagato, sollevando interrogativi e rivelazioni che potrebbero modificare gli esiti di un caso che ha già visto una condanna definitiva. La questione si complica ulteriormente con l’analisi del Dna e delle comunicazioni telefoniche, elementi chiave per l’accertamento della verità.

Il caso di Andrea Sempio e il delitto di Chiara Poggi
Il 13 agosto 2007 è una data che ha segnato profondamente la comunità di Garlasco. Chiara Poggi, giovane vittima, venne trovata senza vita in circostanze misteriose, e il suo fidanzato di allora, Alberto Stasi, è stato condannato a 16 anni di carcere per omicidio. Tuttavia, l’inchiesta ora si riapre con l’accusa rivolta ad Andrea Sempio, 37enne e amico del fratello della vittima. Sempio è accusato di omicidio in concorso, e il suo coinvolgimento si basa su elementi nuovi e significativi. In particolare, il Dna rinvenuto sotto le unghie di Chiara sarà confrontato con quello di Sempio, un passaggio cruciale che potrebbe rivelare dettagli inediti sulla dinamica del crimine. Inoltre, un’impronta trovata sulla scala dove fu rinvenuta la vittima presenta connessioni dirette con l’indagato, rendendo la situazione ancora più complessa e intrigante.
Garlasco, cosa dicono i tabulati telefonici della famiglia Sempio
Un altro aspetto fondamentale di questa inchiesta riguarda i tabulati telefonici della famiglia Sempio, che potrebbero fornire un alibi all’indagato. All’epoca dei fatti, Andrea frequentava la casa di Chiara Poggi e ha sempre negato di aver avuto un ruolo nel delitto, sostenendo di avere un alibi. Secondo le informazioni diffuse, la madre di Sempio, Daniela Ferrari, ha affermato di essere uscita di casa intorno alle 8.15 del giorno in cui si è consumato il delitto, per svolgere delle commissioni. Le sue dichiarazioni saranno incrociate con i dati telefonici per verificare la veridicità dell’alibi. I tabulati mostrano che il cellulare della madre agganciava celle di Garlasco, confermando la sua presenza nella zona, ma si presume che possa aver utilizzato anche il telefono fisso una volta tornata a casa. Gli inquirenti stanno analizzando ogni dettaglio per chiarire le tempistiche e le posizioni degli indagati durante il fatidico giorno.
Il cellulare di Sempio e lo scontrino
Le comunicazioni telefoniche di Andrea Sempio offrono ulteriori spunti per l’indagine. Nonostante l’indagato sia stato archiviato otto anni fa, i nuovi riscontri evidenziano contatti telefonici importanti avvenuti tra le 9.58 e le 12.18 del giorno del delitto, tutti registrati in celle di Garlasco. Questi dettagli suggeriscono che Sempio potrebbe essere stato presente nella zona al momento dell’omicidio. Inoltre, la distanza tra la sua abitazione e il parcheggio di Vigevano è percorribile in circa 16 minuti, il che rende plausibile la sua versione degli eventi. Un’analisi attenta degli orari e delle celle utilizzate durante le chiamate potrebbe rivelare ulteriori informazioni che confermerebbero o meno la sua presenza nei luoghi chiave.
L’alibi di Andrea Sempio: cosa ipotizza l’accusa
Nonostante i dati telefonici, l’accusa considera l’alibi di Sempio fragile. L’indagato ha sostenuto di trovarsi a Vigevano per visitare una libreria, ma il suo alibi si basa su uno scontrino di parcheggio, che non presenta informazioni identificative. Ulteriori indagini hanno rivelato che sua madre inviò un messaggio a un vigile del fuoco in servizio a Vigevano, suggerendo che potesse esserci un incontro programmato. Questo elemento solleva dubbi sulla ricostruzione fornita da Sempio e potrebbe minare la sua posizione. La questione dell’alibi rimane cruciale, poiché gli inquirenti continuano a indagare su ogni aspetto della vicenda, cercando di fare luce su un caso che ha già visto troppi colpi di scena.