Delitto Panzieri: dopo un anno Michael Alessandrini ha detto un’altra verità
Michael Alessandrini cambia versione dopo un anno davanti al Gup: ecco perché ha ucciso il suo migliore amico
Una nuova svolta sul delitto di Pierpaolo Panzieri, il ragazzo che ha perso la vita per mano dell’amico Michael Alessandrini. L’imputato è comparso davanti al Gup di Pesaro ed ha confessato, dopo un anno, la verità.
Aveva raccontato di motivi mistici, del suo Dio Javè che gli aveva ordinato di mettere fine alla vita dell’amico perché era un peccatore. Deliri e parole senza senso. Lui era l’inviato del suo Signore e doveva punire tre persone per suo volere, il primo era proprio l’amico Pierpaolo. Poi, il racconto di un presunto tradimento con una ragazza, con la quale aveva una relazione e con la quale Panzieri si frequentava alla sue spalle. Un racconto che tuttavia non ha mai trovato conferme. Ora, a distanza di un anno, è emersa un’altra verità.
Davanti al Gup di Pesaro, Giacomo Gasparini, Michael Alessandrini ha confessato di aver compiuto il delitto poiché era innamorato del suo “migliore amico”. Quella sera dunque, durante una cena a casa di Pierpaolo, si sarebbe fatto avanti e sarebbe stato rifiutato. In quel momento, a suo dire, la rabbia avrebbe preso il sopravvento. L’imputato ha spezzato la vita di Panzieri con 23 coltellate. L’arma del delitto la portava con se da giorni, come hanno spiegato i legali, da quando era stato rapinato a Milano.
Le parole dei legali di Michael Alessandrini
Gli avvocati che difendono Alessandrini hanno dichiarato che dopo la confessione, potrebbe cadere l’accusa della premeditazione. Poiché quella sera, il loro assistito avrebbe agito d’impeto dopo un rifiuto amoroso. Un delitto quindi passionale.
A parere nostro, questo significa che decadono le aggravanti ed avendo già presentato domanda per il rito abbreviato, ci aspettiamo che il dibattimento avvenga con questa formula. Si è trattato di un impeto del momento.
La sera del delitto, i due amici stavano cenando insieme. Alessandrini si è accanito su Panzieri con 23 coltellate e poi è fuggito a bordo dell’auto dei suoi genitori. È stato fermato in Romania e riportato in Italia, dove è attualmente detenuto.