Delitto Pierpaolo Panzieri, l’amico ha confessato davanti al Gip: “Ho obbedito al volere di Dio”

Alessandrini ha confessato il delitto dell'amico Pierpaolo Panzieri: ecco le sue parole e quelle del legale davanti al Gip

L’amico di Pierpaolo Panzieri è apparso davanti al giudice ed ha confessato il delitto. Michael Alessandrini, 30 anni, ha ammesso di aver spezzato la vita del suo amico, ma di averlo fatto perché guidato dalla voce del Dio Javè.

delitto Pierpaolo Panzieri

Si era recato a cena a casa del suo amico, la tavola era apparecchiata per due, c’erano avanzi di cibo e birre vuote. Qualcosa è degenerato, il 30enne si è accanito con un coltello sul suo amico, che ha provato a rifugiarsi in bagno. Pierpaolo Panzieri è deceduto a seguito di 15 colpi.

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Subito dopo, Alessandrini ha cercato di fuggire in Romania, dove è stato fermato dalle autorità. Subito ha ammesso le sue colpe.

Le parole del legale dell’amico di Pierpaolo Panzieri

Il mio assistito ha ribadito con calma e lucidità di aver ucciso Panzieri perché lo riteneva colpevole moralmente di qualcosa che non sappiamo, avendo intuito che ci potesse essere un legame, di cui non aveva prove, con Julia, la ragazza che lui riteneva sua fidanzata. Seguendo questo pensiero, lui ha detto di aver deciso di ucciderlo in quel momento spinto dalla voce di Javè che gli chiedeva di farlo. È chiaro che, a giudizio unanime, siamo di fronte all’esigenza di dover sottoporre il mio assistito a perizia psichiatrica. Ha ribadito che non ha nulla di cui pentirsi. Quindi, è necessario procedere con gli strumenti che la legge ci permette di adottare per sincerarci sulle sue condizioni mentali.

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L’avvocato ha richiesto una perizia psichiatrica, ma il giudice si è riservato di decidere. Alessandrini ha raccontato del sospetto che l’amico Pierpaolo avesse un rapporto con la fidanzata Julia. Tuttavia, la ragazza ascoltata dagli inquirenti, ha rivelato di non avere alcuna relazione con Micheal, erano solo amici.

L’accusato è stato, nel frattempo, riportato in Italia lo scorso 16 marzo. Pierpaolo Panzieri era il suo unico e vero amico.