Diciottenne al pronto soccorso con dolori addominali, i medici rimangono senza parole quando scoprono cos’ha
Si trattava di una particolare neoplasia, un tumore raro e complesso. Le circostante della sua scoperta sono state davvero fortunate.
Un giovane di 18 anni si è presentato al Pronto Soccorso dell’Ospedale dei Castelli ad Ariccia con sintomi dolorosi addominali insopportabili che non rispondevano ai comuni antidolorifici. La sua storia clinica ha spinto i medici a indagare a fondo, portando alla scoperta di un brutto male che ha lasciato sconvolti tutti.
Dopo gli accertamenti medici, si è scoperta che il giovane aveva una rara neoplasia, un paraganglioma extrasurrenalico, che colpisce solo un caso su un milione di persone. Questa diagnosi precoce e l’intervento tempestivo, però, hanno salvato la vita del ragazzo.
Si trattava di un tumore raro e complesso e le circostante della sua scoperta sono davvero fortunate. Il paraganglioma extrasurrenalico è un tumore di origine neuroendocrina che si sviluppa al di fuori delle ghiandole surrenali. Se non trattato, può avere gravi conseguenze, tra cui un’alta mortalità, problemi cardiovascolari e compressione degli organi vicini. La sua rarità e la complessità della sua presentazione rendono la diagnosi e il trattamento particolarmente difficili e complessi.
Un’équipe multidisciplinare si è spesa al massimo per l’intervento delicato. Di fronte a questa sfida, l’Ospedale dei Castelli ha attivato un team preparatissimo composto da chirurghi generali, chirurghi vascolari, urologi, radiologi, radiologi interventisti, endocrinologi, oncologi e anestesisti. Grazie alla loro collaborazione e competenza, il ragazzo ha ricevuto le cure tempestive e adeguate al suo caso.
L’ospedale ha impiegato tecnologie all’avanguardia come la sala ibrida e il verde di indocianina per garantire la massima precisione e sicurezza durante l’intervento. I radiologi interventisti hanno eseguito l’embolizzazione dei vasi arteriosi che alimentavano il tumore, riducendo il rischio di sanguinamento durante l’operazione. I chirurghi, affiancati dall’equipe infermieristica, hanno effettuato l’asportazione completa della neoplasia, mentre gli anestesisti hanno garantito il supporto vitale durante l’intervento complesso. Gli urologi hanno successivamente posizionato uno stent ureterale per preservare la funzionalità renale.
L’intervento è stato un successo e il ragazzo è stato dimesso in buone condizioni cliniche senza bisogno di ulteriori terapie. Di sicuro la grande professionalità e l’utilizzo di tecnologie avanzate hanno potuto fare la differenza nella cura del paziente, data le neoplasia rara. Il dottor Francesco Marchitelli, Commissario straordinario della Asl Roma 6, ha elogiato l’impegno e la dedizione dell’équipe medica, sottolineando l’importanza della collaborazione multidisciplinare e della competenza in casi così delicati.