Dimesso dall’ospedale, perde la vita il giorno dopo: cosa è successo

Una donna chiede giustizia dopo la morte del fratello, dimesso dall'ospedale con una diagnosi di ipertensione poche ore prima di un fatale malore

Il drammatico decesso di un uomo di 51 anni ha sollevato interrogativi e richieste di giustizia da parte della sua famiglia. Dimesso dall’ospedale Martini di Torino solo poche ore prima di morire, sua sorella ha espresso il suo dolore e la sua determinazione a ottenere risposte sui motivi che hanno portato a questa tragica situazione. La vicenda ha attirato l’attenzione dei media e della procura, che ha avviato un’inchiesta per chiarire eventuali responsabilità sanitarie.

Cosa è successo

Un imprenditore nel settore delle pulizie e padre di due figli è stato ricoverato al pronto soccorso venerdì sera, accusando dolori al petto. Dopo circa tre ore di esami e controlli, i medici lo hanno dimesso con una diagnosi di ipertensione, prescrivendogli un trattamento a base di Xanax e consigliandogli di consultare il medico di base per ulteriori accertamenti. Tuttavia, la situazione è precipitata il giorno successivo. Il figlio ha ricevuto una telefonata dal padre, nella quale l’uomo dichiarava di non sentirsi bene. Preoccupato, il giovane si è precipitato a casa, ma non è riuscito a entrare. Ha quindi contattato i soccorsi, ma, purtroppo, quando i vigili del fuoco hanno aperto la porta, per l’uomo non c’era più nulla da fare, in quanto era già deceduto.

La procura di Torino ha avviato un’inchiesta per omicidio colposo, cercando di determinare se ci siano state responsabilità da parte del personale medico. Anche se al momento non ci sono indagati, si sta considerando la possibilità di un errore nella valutazione clinica. Durante le indagini, è emerso che un valore anomalo di troponina, una proteina spesso associata a infarti, era stato riscontrato nei test effettuati. Malgrado ciò, i medici avevano deciso di rimandarlo a casa. La sorella, assistita dal suo legale, sta cercando di ricostruire gli eventi che hanno preceduto la morte del fratello. Ha raccontato che sabato mattina l’uomo le aveva comunicato di sentirsi meglio, dichiarando che i suoi sintomi erano scomparsi e promettendo un incontro con la famiglia per il pranzo della domenica. Tuttavia, le sue parole contrastano con i consigli ricevuti dagli amici, i quali gli avevano suggerito di tornare in ospedale se i dolori continuavano. Lui, però, riteneva che non ci fosse motivo di preoccuparsi, convinto che i medici avrebbero attribuito il tutto a stress e ansia.

Ora, la sorella dell’imprenditore è focalizzata sui suoi due figli, Filippo e Alice, che si trovano a dover affrontare la perdita del padre. La donna ha fatto sapere di aver promesso ai ragazzi che si prenderà cura di loro, ma al contempo ha manifestato la sua ferma intenzione di scoprire la verità su quanto accaduto. La comunità locale segue con attenzione gli sviluppi di questa tragica vicenda, sperando che possa portare a una maggiore responsabilizzazione nel settore sanitario e a un miglioramento della qualità delle cure.