Disegnare i compagni che vorrebbero morti, la strana richiesta di una maestra agli alunni

I genitori sono sul piede di guerra

I genitori di una scuola di Roma sono sul piede di guerra. La maestra della primaria che fa parte dell’istituto comprensivo del quartiere Fidene avrebbe chiesto agli alunni di seconda elementare di disegnare i compagni che vorrebbero morti. Una richiesta piuttosto insolita. E non sarebbe l’unica stranezza dell’insegnante.

Bambini alla scuola
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La presidente del Consiglio d’Istituto Tiziana Cagnazzo, nel programma radiofonico “Gli Inascoltabili” di New Sound Level, ha denunciato gli strani comportamenti di questa insegnante.

Da un paio di anni, infatti, la docente avrebbe tenuto un comportamento particolare che turba spesso i ragazzi. Una volta avrebbe disegnato “dei simboli massonici alla lavagna”. Ma l’ultima vicenda emersa ha dell’incredibile.

La maestra avrebbe chiesto ai bambini di una seconda elementare, della scuola che fa parte di un istituto comprensivo del quartiere Fidene, a Roma, di disegnare quei compagni che volevano sparissero dalla faccia della terra.

Secondo quanto riportato da Tiziana Cagnazzo avrebbe “fatto disegnare ai bambini di seconda elementare i gironi dell’inferno chiedendogli di mettere all’interno i nomi dei compagni che avrebbero voluto vedere morti”.

Giocare all'asilo
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Disegnare i compagni che vorrebbero morti per parlare dei gironi dell’interno in seconda elementare

Il risultato di questa anomala lezione è stato il fatto che molti bambini non volevano più andare a scuola. Mentre altri si sono svegliati in preda al panico di notte. E altri hanno ricominciato a fare la pipì a letto.

scuola
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Alcuni bambini hanno anche chiesto ai genitori di venirli a prendere prima a scuola, per evitare le sue lezioni, che erano diventate un vero e proprio incubo per i piccoli.

La docente è stata sospesa prima per qualche giorno in via precauzionale per permettere alle autorità scolastiche di fare tutti gli accertamenti. L’istituto ha poi deciso di sospenderla per sei mesi. Già altre scuole l’avevano allontanata.