Dispersi sulla Marmolada: i ricercatori parlano di scene agghiaccianti

Ecco le parole dei soccorritori

Sono scene agghiaccianti quelle che si presentano ai ricercatori che hanno ricominciato anche oggi a cercare i dispersi sulla Marmolada, dopo il terribile incidente sulla montagna dolomitica che è stata una vera e propria strage domenica 3 luglio 2022. Mentre il numero delle vittime sale a 7, si spera di trovare ancora qualche disperso vivo sotto le macerie del crollo del seracco.

Davide Miotti

I ricercatori hanno ricominciato a cercare i 13 dispersi della tragedia della Marmolada, in Trentino Alto Adige, alle prime luci dell’alba di martedì 5 luglio 2022. Dopo il crollo del seracco che ha portato giù pezzi di ghiaccio e sassi, sono stati travolti molti gruppi di alpinisti che stavano cercando di raggiungere la cima più alta.

Al momento le vittime accertate sono sette, anche se riconoscere i corpi martoriati e dilaniati è difficile. I feriti, invece, sono otto. Le operazioni di ricerca dei dispersi sono rese più difficili dalle condizioni meteo, che però nelle ultime ore sarebbero lievemente migliorate.

Le squadre di soccorso usano elicotteri, droni e sonar. Si cercano le persone disperse, anche attraverso i segnali dei loro cellulari. Luigi Felicetti, giuda alpina di Campitello di Fassa, impegnato nelle ricerche, spiega:

Ogni giorno troviamo qualcosa ma non troviamo persone intere, troviamo pezzi di persone. Mercoledì o giovedì entreremo anche nei crepacci, per noi non sarò difficile, sarà un gioco. Ricorderò per sempre un’immagine terrificante.

Vittime e dispersi sulla Marmolada, i nomi
Fonte foto soccorso alpino

Dispersi sulla Marmolada, scene agghiaccianti durante le ricerche: corpi martoriati

Mario Draghi, arrivato sulle Dolomiti nella giornata di lunedì, parla di un vero e proprio dramma. Il Presidente del Consiglio era visibilmente commosso per la tragedia.

Marmolada
Fonte foto soccorso alpino

Questo è un dramma che certamente ha delle imprevedibilità, ma certamente dipende dal deterioramento dell’ambiente e dalla situazione climatica. Il Governo deve riflettere su quanto accaduto e prendere provvedimenti perché quanto accaduto abbia una bassissima probabilità di succedere e anzi venga evitato.