Donna in coma partorisce e conosce sua figlia 19 giorni dopo

Donna partorisce in coma e solo dopo una ventina di giorni può vedere la figlia

Questa è una storia commovente che ci arriva dal Brasile. A causa dell’infezione da Covid-19, una donna in coma partorisce la sua figlia, che per fortuna viene al mondo senza complicazioni. Dopo 19 giorni la mamma finalmente si risveglia e può conoscere la bambina, ma solo attraverso uno schermo perché ancora positiva.

Vestitini per la neonata
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Danubia Leida è una donna di 38 anni che ha contratto il coronavirus durante la gravidanza. Le condizioni di salute dell’avvocato brasiliano sono presto peggiorate e i medici hanno disposto il ricovero in terapia intensiva.

Presto è arrivato il momento del parto e i medici dell’ospedale di Chapeco’, in Brasile, hanno predisposto tutto per far nascere la piccola Maria Luiza, venuta al mondo mentre la mamma ricoverata nella struttura era in coma per la Covid-19.

Danubia Leida era ricoverata nel reparto di rianimazione a causa delle complicazioni da Coronavirus quando ha partorito sua figlia. Era in coma, ma i medici hanno fatto nascere la sua bambina tramite parto cesareo.

Bambina che è nata senza conoscere la sua mamma, che l’ha potuta vedere in uno schermo solamente dopo 19 giorni. Quasi tre settimane prima di poter ammirare la piccola Maria Luiza, nata con parto cesareo alla 35esima settimana di gestazione.

Bambina nata in ospedale
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Donna in coma partorisce: quali sono le condizioni di salute della mamma e della neonata

Oggi mamma e figlia stanno bene. La donna se l’è vista davvero brutta: all’inizio non ha provato sintomi forti, ma presto ha iniziato a peggiorare. Aveva il fiato corto e un polmone compromesso. L’intervento tempestivo dei medici ha permesso a Danubia di sopravvivere.

donna in coma in partorisce
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La donna ha voluto ringraziare i medici dell’ospedale per il miracolo compiuto.

Le mie condizioni sono peggiorate in maniera repentina, sono finita in terapia intensiva per una trombosi polmonare. Al risveglio dal coma la prima cosa che ho fatto è stata mettere la mano sulla pancia: pensavo di aver perso la bambina, non mi sono resa conto che mia figlia era nata con un parto cesareo. L’ho potuta vedere solo in videochiamata perché ero ancora positiva.