Donna malata terminale scrive il proprio necrologio e tutti dovrebbero leggerlo

Una donna morente ha deciso di scrivere il proprio necrologio, con consigli che tutti dovrebbero leggere e di cui far tesoro

Sonya era una donna di 38 anni, che un giorno ha ricevuto la peggior diagnosi che si potrebbe ricevere nella vita: alla donna è stato diagnosticato un cancro. Sapeva che sarebbe presto morta, perché era allo stadio terminale. Non ha perso tempo e ha scritto il suo necrologio. Un addio alla vita che tutti dovrebbero leggere.

Il necrologio di Sonya era un mix tra frasi ispiratrici e frasi umoristiche: perché nella vista si ride e si piange, ma bisogna sempre impegnarsi a rendere l’esistenza unica.

“Non mi piace il formato della sequenza temporale degli eventi perché, ammettiamolo, non ho mai fatto niente di così importante.

Oltre a dare alla luce i miei due meravigliosi, adorabili, straordinari, spiritosi figli (James e Jason), sposare un uomo gentile, comprensivo e prezioso (Brian) e accettare il Signore Gesù Cristo come mio salvatore personale, ho fatto poco”.

“Non volevo che un gruppo di miei amici si sedesse per scrivere un resoconto sulla mia vita, che sarebbe stato pieno di storie di scherzi, mezze verità, scenari impossibili. Non volevo mettere nessuno in quel tipo di situazione”.

“La verità, o la mia versione, è questa: ho appena provato a fare il meglio che potevo. A volte ci sono riuscita, il più delle volte ho fallito, ma ci ho provato”.

“Non ho sempre fatto la cosa giusta o detto la cosa giusta e quando arrivi alla fine della tua vita quelle sono le cose che davvero rimpiangi, le piccole cose che fanno male alle altre persone”.

“Ci sono alcuni benefici nel morire giovani, per esempio devo ancora rifondare i prestiti degli studenti e non li sto pagando. Non devo preoccuparmi delle rughe o dello strato di ozono”.

“Alcune persone mi hanno detto che scrivere il mio necrologio era morboso, ma penso sia fantastico perché ho la possibilità di ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato lungo il cammino. Coloro che mi amavano, mi aiutavano, si prendevano cura di me, ridevano con me e mi insegnavano le cose in modo che potessi avere una vita meravigliosa e felice”.

“Se pensi a me e vuoi qualcosa per onorare la mia memoria, ecco cosa puoi fare… scrivere una lettera a qualcuno a cui tieni…

… se fumi smetti…

… se bevi non guidare…

… spegni lo smartphone e porta fuori i bambini e parla con loro…

… perdona qualcuno che non lo merita…

… fermati a comprare limonata da tutti i bambini…”

“Fai sorridere qualcuno oggi se è in tuo potere farlo”.