Donna trovata morta in casa a Chignolo Po, svolta nelle indagini: c’è un arresto

Franco Pettineo arrestato per l'omicidio della compagna Sabrina Baldini Paleni a Chignolo Po, trovata morta dalla figlia che ha lanciato l'allerta dopo la sua scomparsa

Un tragico episodio di violenza domestica ha colpito la comunità di Chignolo Po, in provincia di Pavia, dove un uomo di 52 anni è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso la propria compagna. La vittima, Sabrina Baldini Paleni, di 56 anni, è stata trovata senza vita nella loro abitazione. L’evento ha suscitato grande preoccupazione e indignazione tra i residenti, evidenziando l’urgenza di affrontare il fenomeno della violenza di genere.

Dettagli dell’evento

Franco Pettineo, il sospettato, è stato rintracciato dalle forze dell’ordine dopo aver tentato di fuggire a bordo di un’auto. La chiamata ai soccorsi è stata effettuata dalla figlia della vittima, che non riusciva a contattare la madre. Una volta giunti sul posto, i carabinieri hanno trovato il corpo senza vita di Sabrina Baldini Paleni, confermando così il tragico presagio della figlia. Il fermo dell’uomo è avvenuto dopo un lungo interrogatorio, condotto dai pubblici ministeri Valeria Biscottini e Andrea Figoni, che hanno ascoltato Pettineo per diverse ore presso la caserma dei carabinieri di Pandino.

L’evento ha scosso profondamente la comunità locale, dove Sabrina era conosciuta e apprezzata per il suo lavoro come operatrice socio sanitaria. La donna prestava servizio in una Rsa di Casalpusterlengo e aveva due figli, un maschio e una femmina, avuti da un precedente matrimonio. La vicenda ha messo in evidenza non solo la tragica fine di una vita, ma anche il dolore e il trauma che colpiscono i familiari e gli amici di chi subisce violenza. I dettagli emersi dalle testimonianze dei vicini rivelano un quadro di preoccupazione riguardo alla sicurezza della vittima e delle dinamiche familiari.

La testimonianza della vicina

Una vicina di casa ha raccontato di essere stata contattata dalla figlia di Sabrina, preoccupata per l’assenza della madre. La donna ha riferito di come la figlia avesse subito pensato al peggio, temendo che il compagno potesse averle fatto del male. Questo racconto ha evidenziato una realtà comune tra le vittime di violenza domestica: spesso, i segnali di allerta sono presenti, ma possono essere ignorati fino a quando non è troppo tardi. La vicina ha descritto come, dopo aver ricevuto la chiamata, la figlia fosse arrivata con i carabinieri, spaventata all’idea di trovarsi da sola in casa con il compagno.

La scoperta del corpo senza vita di Sabrina ha rappresentato un momento straziante. La vicina ha raccontato che, una volta aperta la porta, i carabinieri hanno trovato la donna strangolata sul pavimento. La testimonianza della vicina offre uno spaccato drammatico della situazione, evidenziando la paura e l’ansia che circondano le vittime di violenza domestica. La vicenda di Sabrina Baldini Paleni non è un caso isolato, ma rappresenta un problema sociale che richiede attenzione e interventi mirati per prevenire ulteriori tragedie.

Il contesto della violenza di genere

La violenza di genere continua a essere un fenomeno allarmante in Italia e in molte altre nazioni. Le statistiche indicano un incremento dei casi di violenza domestica, specialmente durante i periodi di isolamento forzato, come quelli imposti dalla pandemia. Le istituzioni e le organizzazioni attive nel contrasto alla violenza di genere stanno intensificando gli sforzi per sensibilizzare la popolazione e fornire supporto alle vittime. È fondamentale che le donne che vivono situazioni di abuso trovino il coraggio di chiedere aiuto e che la società nel suo complesso si mobiliti per garantire la loro sicurezza.

Eventi come quello di Chignolo Po devono fungere da monito per tutti, affinché si realizzi un cambiamento culturale profondo e duraturo. È necessario promuovere una maggiore consapevolezza riguardo ai segnali di allerta e incentivare la denuncia delle violenze. La lotta contro la violenza di genere è un impegno collettivo che richiede la partecipazione attiva di tutti i cittadini, affinché tragedie come quella di Sabrina non si ripetano mai più.