“È il figlio di una persona importante” Morto travolto dal treno della metro B a Roma: di chi si tratta

Rinviata la sentenza del processo per stupro di gruppo a carico di Ciro Grillo e tre amici a causa del lutto del presidente del collegio Marco Contu per la morte del figlio.

Un grave lutto ha colpito il presidente del collegio Marco Contu, costringendo al rinvio della sentenza del processo per stupro di gruppo che coinvolge Ciro Grillo e i suoi tre coimputati. La triste notizia riguarda la morte del figlio del giudice, avvenuta a Roma a seguito di un incidente avvenuto alla fermata della metro B di San Paolo. La polizia sta indagando sull’accaduto, considerando anche la possibilità di un gesto volontario da parte del giovane.

Rinviata la sentenza

Questa mattina era fissata l’udienza finale, in cui si attendevano le ultime controrepliche della difesa per poi procedere alla camera di consiglio, dove il collegio guidato da Marco Contu avrebbe dovuto emettere la sentenza. La Procura aveva richiesto una condanna di nove anni per ciascuno degli imputati: Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta. Tuttavia, l’udienza è stata sospesa immediatamente a seguito della tragica notizia. La giudice a latere, Marcella Pinna, ha commentato la situazione affermando che ora è necessario cercare una soluzione a questa delicata circostanza.

Le indagini

Le indagini sulla morte del giovane sono attualmente in corso. La polizia non esclude l’ipotesi di un gesto volontario, e sul luogo dell’incidente sono intervenuti vigili del fuoco e agenti di polizia per gestire la situazione e raccogliere evidenze. La circolazione della metro è stata temporaneamente sospesa per permettere i soccorsi e gli accertamenti necessari. Marco Contu, profondamente colpito dalla perdita del figlio, ha visto rinviata una delle udienze più significative della sua carriera. Alessandro Vaccaro, avvocato di uno degli imputati, ha espresso la sua solidarietà, affermando che una tragedia di tale portata mette in secondo piano tutto il resto, sottolineando l’impossibilità di mantenere serenità in tali momenti di grande dolore.

Il rinvio

La sentenza è stata posticipata al 22 settembre, lasciando una sensazione di incredulità tra avvocati, magistrati e cittadini. La situazione è caratterizzata da una duplice dimensione di dolore personale e implicazioni legali, e gli operatori del settore sono consapevoli della difficoltà di proseguire con normali attività giudiziarie di fronte a una così devastante perdita. Vaccaro ha evidenziato la necessità di ricordare che, oltre a essere professionisti, gli avvocati e i giudici sono esseri umani e che è impensabile continuare a discutere di processi in un contesto simile.