È morto Fabio Ridolfi, immobilizzato da 18 anni: ha esaudito il suo ultimo desiderio
Dopo i disperati appelli, Fabio Ridolfi si è spento per sempre: ha esaudito il suo desiderio più grande, dopo 18 anni di sofferenza
Dopo 18 anni di sofferenza, Fabio Ridolfi si è spento per sempre. Il 46enne aveva recentemente lanciato un appello allo Stato italiano per il suicidio assistito, commuovendo l’intera Italia.
Era costretto da lunghi anni a vivere in un letto d’ospedale, immobilizzato. Fabio Ridolfi poteva parlare soltanto attraverso gli occhi e un dispositivo che riusciva ad interpretare il suo dolore e i suoi drammatici pensieri. Voleva farla finita, così si è rivolto all’Associazione Luca Coscioni e aveva lanciato il disperato appello.
La notizia è stata diffusa nelle ultime ore dalla sua famiglia, che ha scelto la revoca del consenso per la nutrizione e idratazione artificiali e ha scelto la strada per la procedura di sedazione profonda. I parenti di Fabio Ridolfi, inoltre, hanno spiegato che i funerali verranno celebrati in forma privata ed hanno chiesto a tutti di rispettare la privacy in questo momento di dolore.
Il 46enne era immobilizzato da 18 anni, a causa di una tetraparesi. I suoi numerosi appelli per il suicidio assistito sono caduti nel vuoto, non aveva mai ricevuto una risposta dall’Asl, fino allo sorso 19 maggio, quando ha ricevuto il via dal Comitato etico dell’Asur, dopo che erano stati identificati i requisiti. Ma allo stesso tempo, l’uomo non aveva ricevuto alcuna informazione sulle modalità e sui farmaci che lo avrebbero aiutato ad esaudire il suo più grande desiderio, quello di spegnersi per sempre.
La sua sofferenza è stata prolungata, così come quella della sua famiglia, fino alla sedazione profonda. Il fratello ha fatto sapere che Fabio è morto senza soffrire, ha ottenuto ciò che voleva ed è per questo che ha chiesto alle persone di non essere tristi per la notizia.
L’ultima sorpresa per Fabio Ridolfi
Fabio Ridolfi aveva un altro desiderio, che si è realizzato prima di morire. Voleva incontrare Zaniolo e Pellegrini, l’attaccante e il capitano della Roma.
Grazie ad un passaparola, Lorenzo Pellegrini ha salutato il 46enne, regalandogli un sorriso prima di lasciare questo mondo per sempre. Il fratello ha voluto, in seguito, ringraziarlo pubblicamente:
Volevo ringraziarti a nome di tutta la mia famiglia e in particolare di Fabio per il pensiero che hai avuto nei suoi confronti. Hai esaudito un suo desiderio ed è stato un regalo enorme per lui. Come gli ho detto poco tempo fa “te ne vai da Campione d’Europa” e questa coppa lo rende ancora più orgoglioso di tifare Roma. Grazie di cuore.