“È sparito” Sebastiano Visintin accusato della morte della moglie Liliana: cosa ha fatto fino a ieri sera

Sebastiano Visintin risulta irreperibile dopo le accuse di omicidio per soffocamento nei confronti dell'ex moglie Liliana Resinovich, con nuove testimonianze da rivalutare nelle indagini.

Le indagini sulla morte di Liliana Resinovich hanno preso una piega inaspettata con l’emergere di accuse nei confronti di Sebastiano Visintin. L’ex marito della donna è attualmente irreperibile e le autorità lo accusano di omicidio per soffocamento. Da settimane Visintin si è allontanato dalla sua abitazione a Trieste e ha evitato i media, pur continuando a pubblicare contenuti sui social riguardanti l’ex moglie.

Di Sebastiano Visintin, al momento, nessuna traccia. L’ex marito di Liliana Resinovich è irreperibile da ieri, 23 maggio, giorno in cui la Procura ha formalizzato nei suoi confronti l’accusa di «omicidio per soffocamento». Da diverse settimane aveva già lasciato la sua abitazione a Trieste e si era defilato dalle apparizioni televisive, proprio da quando è stato ufficialmente indagato.

Nonostante la sua assenza fisica, Visintin ha continuato a essere attivo su Facebook, aggiornando quasi quotidianamente il proprio profilo con post dedicati all’ex moglie. L’ultimo risale proprio a ieri: una foto di Liliana accompagnata da due semplici parole, cariche di significato — «cuore mio».

Le indagini sulla morte di Liliana Resinovich

Il caso di Liliana Resinovich ha attirato l’attenzione pubblica e mediatica sin dall’inizio. La donna è stata trovata morta il 5 gennaio 2022 nel parco di San Giovanni a Trieste. Da allora, le autorità hanno avviato un’indagine approfondita per chiarire le circostanze della sua morte. Sebbene inizialmente le indagini non avessero portato a sviluppi significativi, le recenti accuse nei confronti di Sebastiano Visintin hanno riacceso l’interesse per il caso. L’accusa di omicidio per soffocamento è di estrema serietà e ha portato a una rivalutazione delle testimonianze raccolte nel corso delle indagini.

Testimonianze e nuovi sviluppi

Nel contesto delle indagini, sono emerse testimonianze che potrebbero rivelarsi cruciali. Alcuni sanitari che lavorano nel parco di San Giovanni hanno dichiarato di aver visto un uomo aggirarsi nella zona nei giorni precedenti al ritrovamento del corpo di Liliana. Una testimonianza in particolare ha attirato l’attenzione: si riferisce di un uomo con la barba bianca, vestito di scuro e con una torcia, che sarebbe stato avvistato all’alba del 5 gennaio. Questa descrizione potrebbe coincidere con l’immagine di Visintin, aggiungendo un ulteriore elemento di interesse all’indagine.

Le testimonianze inizialmente non erano state considerate decisive, ma la nuova accusa contro Visintin ha portato gli investigatori a riesaminare i dettagli emersi. La loro rilevanza potrebbe cambiare il corso delle indagini e fornire elementi di prova che possano supportare le accuse mosse nei confronti dell’ex marito di Liliana Resinovich. Gli sviluppi futuri saranno seguiti con attenzione dalle autorità e dai media, in attesa di ulteriori chiarimenti su questo caso complesso e delicato.