“È stato deciso così” Maria scomparsa dal villaggio turistico e trovata senza vita: la notizia poco fa
La comunità di Carovigno piange Mariia Buhaiova, studentessa ucraina di 18 anni trovata morta dopo la scomparsa, mentre il Comune si fa carico delle spese funerarie in segno di solidarietà.
La comunità di Carovigno è profondamente colpita dalla tragica vicenda di Mariia Buhaiova, una studentessa ucraina di 18 anni, il cui corpo è stato rinvenuto a breve distanza dal resort dove stava svolgendo uno stage per l’Università di Bratislava. Mariia era scomparsa il 4 luglio, lasciando dietro di sé indizi che ora appaiono drammaticamente chiari. In un gesto di solidarietà, il Comune si è impegnato a coprire le spese per i funerali, come confermato dal sindaco Massimo Lanzillotti, che ha voluto mostrare così il sostegno alla giovane vita spezzata in circostanze così tristi.

Mariia era giunta nella provincia di Brindisi con la speranza di costruire un futuro migliore. Aveva festeggiato il suo diciottesimo compleanno pochi giorni prima della sua scomparsa, un evento significativo che aveva dovuto vivere in solitudine, lontano dai suoi cari. I compagni di tirocinio l’hanno descritta come una persona molto timida e poco socievole, una figura silenziosa che faticava a interagire con gli altri. Nonostante la sua riservatezza, Mariia nutriva la speranza che il tirocinio potesse trasformarsi in un’opportunità per avviare una carriera professionale. Tuttavia, le sue aspirazioni sono state infrante quando le è stato comunicato che il suo stage si sarebbe concluso il 6 luglio, costringendola a tornare in Slovenia.
La situazione di Mariia è ulteriormente aggravata dalla comunicazione della fine del tirocinio, che potrebbe aver rappresentato un colpo devastante per la giovane. A conferma di ciò, le forze dell’ordine hanno rinvenuto nella sua stanza elementi inquietanti che suggeriscono un gesto premeditato. Tra gli oggetti trovati, un passaporto esposto, delle banconote e dei biglietti con i numeri di telefono dei genitori, oltre a un bonifico inviato al fratello contenente tutti i suoi risparmi. Un particolare inquietante è rappresentato da uno zainetto, all’interno del quale è stato trovato un lenzuolo bianco, presumibilmente destinato ad avvolgere il suo corpo nel momento del ritrovamento.
Le indagini condotte dalle autorità non hanno evidenziato segni di violenza o elementi che possano far pensare a un’istigazione al suicidio. L’ipotesi più probabile rimane quella di un gesto volontario. Dopo aver salutato i responsabili del villaggio turistico, Mariia si è allontanata senza più far ritorno. La sera del 4 luglio, quando non è rientrata nella sua camera, il personale del resort ha lanciato l’allerta. Dopo ore di ricerche, il suo corpo è stato rinvenuto a circa un chilometro dal resort, in una zona poco frequentata.
È prevista l’autopsia sul corpo di Mariia, ma al momento non è stato aperto alcun fascicolo penale. Rimane un profondo dolore per una vicenda consumatasi nel silenzio e nella solitudine, quella di una giovane donna che, sopraffatta da aspettative disilluse e dalla paura di tornare a casa senza un futuro, ha scelto di porre fine alla propria vita. La comunità di Carovigno, attraverso il suo gesto di pietà, cerca di restituire un ultimo frammento di dignità a Mariia, accompagnandola nel suo ultimo viaggio.