Emanuela Orlandi, ex carabiniere rivela: “Ecco dove è sepolta”
In una lettera inviata al sostituto procuratore incaricato di riaprire le indagini, un ex carabiniere ha svelato il presunto luogo della sepoltura della ragazza scomparsa 40 anni fa. Ma per la famiglia sono tutte fandonie.
Lo scorso mese di gennaio sono trascorsi 40 anni dalla scomparsa di Emanuela Orlandi. Da allora non si hanno più notizie della giovane. La sua storia è una dei più grandi misteri che coinvolge il Vaticano ma anche trame oscure come servizi segreti e banda della Magliana.
In tutti questi anni ci sono state tantissime piste battute e innumerevoli tentativi di depistaggio ma mai nessuno ha portato ad una verità sulla fine di Emanuela. Alcuni giorni fa è arrivata una nuova importante dichiarazione da parte di un ex carabiniere Antonio Goglia che in una lettera inviata sostituto procuratore Stefano Luciani, incaricato dalla Procura di Roma di riaprire le indagini sulla sparizione della ragazza, ha svelato il presunto luogo dove si troverebbero i resti di Emanuela e probabilmente anche di Mirella Gregori, altra ragazza sparita in quel periodo e mai più ritrovata.
A pubblicare il contenuto della lettera è stato Italia Oggi. Secondo il carabiniere Goglia i resti delle delle due ragazze si troverebbero sotto Castel Sant’ Angelo dietro una porta rinforzata. Territorio quello che ricade nel Comune di Roma e per questo non dovrebbe essere difficile fare degli accertamenti sul caso.
“Avendo condotto studi approfonditi e basandomi su fatti concreti che al momento ritengo preferibile non porre in evidenza, vi comunico che nei sotterranei del Castel Sant’ Angelo, dietro una porta rinforzata dovrebbe trovarsi una stanza di circa 20 metri quadri. Lì dovrebbero trovarsi resti umani, compresi quelli di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. La struttura dovrebbe ricadere sotto l’Autorità del Comune di Roma e perciò non dovrebbe essere difficile approntare un sopralluogo. Mi assumo tutta la responsabilità di quanto dichiaro e sono pronto a risponderne civilmente e penalmente” – questo il contenuto della lettera scritta dall’ex carabiniere Goglia.
La notizia non è stata accolta molto bene dalla famiglia Orlandi che non crede a queste dichiarazioni.
“È pura follia, com’è possibile che gli venga data tutta questa attenzione? Lo conosco da anni , ogni volta cambia ipotesi, e a cominciare da Nicotri o Peronaci gli danno tutto questo spazio. È uno che racconta frottole. Già in passato aveva scritto in procura, ogni volta con ipotesi senza riscontri, ipotesi completamente diverse tra loro. È passato, come movente, dalla teologia della liberazione, ai preti pedofili di Boston, al terrorista Carlos, ai Marrani e altri” – ha detto all’Ansa il fratello Pietro Orlandi.