Emanuela Orlandi, la lettera di Ali Agca

Per l'ex terrorista Ali Agca, Emanuela Orlandi è viva e sta bene da 36 anni. L'uomo ha scritto una lettera aperta alla stampa internazionale.

Caso Emanuela Orlandi. In una lettera aperta, Ali Agca sostiene che la ragazza scomparsa nel 1983 sia ancora viva ed è stata vittima di un intrigo internazionale per motivi religiosi-politici collegati anche con il Terzo Segreto di Fatima.

Emanuela Orlandi

Per l’ex terrorista Ali Agca, Emanuela Orlandi è viva e sta bene da 36 anni. L’uomo ha scritto una lettera aperta alla stampa internazionale ed è tornato a parlare sul caso della ragazza scomparsa il 22 giugno 1983. L’attentatore di Papa Giovanni Paolo II, sostiene: “Non fu mai sequestrata nel senso classico del termine, ma fu vittima di un intrigo internazionale per motivi religiosi-politici collegati anche con il Terzo Segreto di Fatima”.

L’intrigo a cui fa riferimento Agca nella lettera non sarebbe stato organizzato dal governo Vaticano e per lui deve essere la Cia a rivelare i suoi documenti segreti. Intanto proseguono le indagini sul caso Orlandi, il 27 luglio verranno analizzati centinaia di frammenti ossei che sono stati ritrovati nelle due tombe del Campo Santo Teutonico trovate vuote il 11 luglio. L’uomo nella lettera ha voluto sottolineare che “Emanuela Orlandi non ha mai subito nessuna violenza, anzi è stata trattata bene sempre”.

Poi ha citato una dichiarazione di papa Francesco al fratello di Emanuela, Pietro: “Se Emanuela si trova in cielo dobbiamo pregare per Lei”. Questa affermazione fu manipolata e si pensava fosse una menzogna. Infatti, l’ex terrorista ha concluso la sua lettera invitando tutti a dire la verità: “Basta con menzogne e calunnie contro i morti come il prelato Marcinkus e Enrico de Pedis e altre persone innocenti. Nessuna criminalità e nessuna se$$ualità c’entrano con il caso Emanuela Orlandi. Tutti invitano il Vaticano a rivelare qualche documento in suo possesso sull’intrigo internazionale Emanuela Orlandi. Invece io invito la Cia a confessare la responsabilità diretta sul complesso di intrighi internazionali degli Anni Ottanta. Ci sono molte cose da dire, ma per ora devo limitare il discorso”.