Erika Lucchesi, 19 enne morta in discoteca a Vinci: “aiuto, mi sento male”, aveva assunto ecstasy
Erika Lucchesi, la studentessa di soli 19 anni morta nella discoteca Jaiss di Vinci aveva assunto ecstasy. Individuato il pusher
Erika Lucchesi, la giovane studentessa di soli 19 anni morta nella notte di sabato sera nella discoteca Jaiss di Vinci aveva assunto dell’ecstasy. Una droga sintetica fortemente pericolosa soprattutto se ingerita con alcool e altre sostanze. Per giorni gli inquirenti hanno dato la caccia al pusher, oggi spunta un nome
Gli uomini del comando provinciale dei carabinieri di Firenze avrebbero individuato lo spacciatore, nelle ore successive al decesso infatti gli inquirenti non hanno smesso di fare domande a chi era suo luogo e agli amici di Erika Lucchesi
Alcune fonti testimonierebbero che il pusher sarebbe anche in stato di fermo, e ancora secondo alcune indiscrezioni si tratterebbe di un uomo che non ha una residenza vera e propria, ma una cosa da cui si sarebbe solo allontanato. Le prossime ore saranno decisive per capire che epilogo avrà questa triste vicenda
Ad occuparsi del caso nel frattempo è il sostituto procuratore Fabio di Vizio, nel fascicolo aperto in seguito alla morte della studentessa si leggerebbero due ipotesi di reato: la prima è legata ovviamente allo spaccio di droga, la seconda è la conseguente morte della giovane.
Alcuni familiari della ragazza, come spesso accade in queste vicende, sono estranei ai fatti e vogliono vederci chiaro: “Non è possibile che sia accaduto questo. Erika non prendeva neppure i farmaci quando stava male perché ne aveva paura. Ci sono tanti punti oscuri in questa vicenda, diverse cose che non tornano”
Inoltre un altro dettaglio non convince la famiglia, si tratterebbe di un cellulare. Secondo quanto si apprende il telefono della ragazza non è stato subito consegnato agli inquirenti ma l’avrebbe tenuto un suo amico. Quel telefono nasconde qualcosa?
La mamma della ragazza adesso è nella sua casa a Livorno sotto sedativi, i titolari del locale invece sostegno di essere sotto choc per quanto accaduto