“Ero seduta e…” Rompe il silenzio la mamma Carlo Panizzo, lo straziante racconto della donna: erano lì per il suo compleanno
Un tragico incidente estivo ha portato alla morte del piccolo Carlo Panizzo, sei anni, annegato a Cavallino-Treporti mentre era in gita con la madre il giorno del suo compleanno.
L’8 agosto 2025 segna un tragico anniversario per una famiglia colpita da un evento devastante. Durante una gita estiva al mare, un bambino di sei anni ha perso la vita in circostanze drammatiche. Questo articolo racconta la storia di Carlo Panizzo, un evento che ha scosso la comunità di Cavallino-Treporti e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle spiagge.

Il dramma di Carlo Panizzo
Il giorno dell’incidente, Carlo Panizzo era in compagnia della madre, Dana Kalarus, che stava cercando di offrire al figlio una giornata di svago e relax. Separata dal marito, Fabio Panizzo, Dana aveva deciso di trascorrere la giornata al mare con il piccolo Carlo, per festeggiare il suo compleanno. Dopo aver sistemato l’ombrellone e le borse sulla spiaggia, Carlo, entusiasta, si è lanciato verso l’acqua. Purtroppo, pochi istanti dopo, la madre ha perso di vista il bambino, un momento fatale che ha segnato l’inizio del dramma.
Dana, accorgendosi dell’assenza del figlio, si è immediatamente allarmata e ha iniziato a chiedere aiuto. In breve tempo, si è formata una catena umana di bagnanti e soccorritori che hanno iniziato a cercare Carlo nel mare. Nonostante gli sforzi congiunti, il tempo passava e la situazione diventava sempre più disperata. L’angoscia di non riuscire a trovare il bambino si faceva sempre più intensa mentre i minuti si trasformavano in ore.
Ora la donna, accusata di negligenza, ha rotto il silenzio:
“Era lì davanti a me”, ha dichiarato al Corriere della Sera. “Poi non l’ho più visto”. La donna era seduta in spiaggia, pensando che il bimbo fosse al sicuro con altri bimbi. In quel tratto di mare di Ca’ Pasquali, dove il fondale degrada lentamente, si erano formate insidiose buche di risacca, complice il vento del mattino. “Poteva essere ovunque – ha raccontato – e non ho sentito nemmeno un urlo”
Hanno partecipato alla ricerca anche le autorità locali, che sono state allertate della situazione. Le operazioni di salvataggio sono continuate fino a tarda notte, ma nonostante gli sforzi, Carlo non è stato immediatamente ritrovato. La comunità ha vissuto un momento di profondo dolore e apprensione, unita nella speranza di un esito positivo. Tuttavia, il destino aveva riservato un epilogo tragico a questa storia.
Il ritrovamento del corpo
Solo nella notte di martedì 12 agosto 2025, dopo oltre undici ore di ricerche, il corpo di Carlo Panizzo è stato finalmente recuperato. Il ritrovamento è avvenuto nei pressi dei frangiflutti, adagiato sul fondale marino. Questo tragico evento ha lasciato un segno indelebile nella memoria della comunità di Cavallino-Treporti e ha suscitato un’ondata di commozione tra coloro che hanno seguito la vicenda.
Il dramma ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle spiagge e sulla sorveglianza dei bagnanti, in particolare per i più piccoli. Le autorità competenti si sono trovate a dover affrontare la questione di come garantire una maggiore protezione per i bambini durante le attività balneari. Questo evento tragico ha messo in luce la necessità di aumentare la consapevolezza riguardo ai rischi legati al mare e all’importanza della vigilanza continua da parte dei genitori e dei bagnini.
La storia di Carlo Panizzo rimarrà nella memoria collettiva come un monito sulla fragilità della vita e sulla necessità di una maggiore attenzione alla sicurezza nei luoghi di svago. La comunità ha dimostrato solidarietà e supporto nei confronti della famiglia colpita da questa tragedia, unita nel ricordo di un bambino che avrebbe dovuto festeggiare un compleanno felice. La speranza è che simili eventi non si ripetano più, e che la sicurezza delle spiagge diventi una priorità per tutte le località balneari.