Esplosione cascina, ha confessato il proprietario. Indagata la moglie

Giovanni Vincenti, proprietario della cascina esplosa il 5 novembre a Quargneto, è stato fermato dai Carabinieri ieri sera. Ha confessato. Indagata la moglie.

Esplosione nella cascina, ha confessato il proprietario. Giovanni Vincenti, proprietario della cascina esplosa il 5 novembre a Quargneto, da ieri è stato fermato dai Carabinieri per l’esplosione che ha causato la morte dei tre vigili del fuoco. È stata indagata anche la moglie.

A rendere nota la notizia è stato il procuratore Enrico Cieri durante una conferenza stampa.

Il movente è stata la tentata frode di assicurazione, una tragedia terribile che ha visto la morte di tre vigili del fuoco. L’uomo dopo qualche ora essere stato fermato ha confessato ma ha negato l’intenzione di voler uccidere. Ora è indagata a piede libero anche la moglie di Giovanni Vincenti.

Il proprietario della cascina di Quargneto e sua moglie erano fortemente indebitati ha spiegato Cieri. “Lo scorso agosto l’assicurazione dell’edificio era stata estesa al fatto doloso. Il premio massimale era di un milione e mezzo di euro”.

“Il timer era stato settato all’1.30 ma accidentalmente c’era anche un settaggio alla mezzanotte. Questo ha portato alla prima modesta esplosione che, ahimè, ha allertato i vigili del fuoco”.

Il procuratore di Alessandria ha ricostruito così l’esplosione della cascina di Quargneto. Doveva essere solo una l’esplosione ma il timer era stato programmato erroneamente, per questo motivo è avvenuta la tragedia.

Una tragedia che si poteva evitare, il procuratore di Alessandria ha spiegato: “La notte della tragedia Vincenti è stato informato da un carabiniere che il primo incendio era quasi domato. Vincenti non ha detto che all’interno della casa c’erano altre cinque bombole che continuavano a far fuoriuscire gas. Era intorno all’1, ci sarebbe stata mezz’ora di tempo per evitare la tragedia”.

quargnento-vigili-del-fuoco

Alcuni giornalisti gli hanno chiesto se in questa vicenda sia coinvolto anche il figlio del proprietario della cascina, ma il comandante provinciale dei carabinieri di Alessandria, il colonnello Michele Angelo Lorusso, ha risposto con un “no comment”. Ora bisogna capire se sia coinvolto anche il figlio ma le indagini proseguiranno.