Federico Lugato scomparso in Val Zoldana: continuano le ricerche

Continuano le ricerche dell'escursionista

Ancora nessuna traccia di Federico Lugato scomparso in Val Zoldana. Ma le ricerche continuano, con molte persone, esperte di montagna, che hanno accolto l’appello della moglie Elena, che non perde le speranze di riabbracciarlo vivo. Elena rimarrà in montagna fino a quando non lo ritroverà. E noi speriamo presto di potervi dare una bella notizia.

Uomo disperso in montagna

Amici, volontari, esperti di montagna hanno risposto all’appello di Elena, che continua a cercare il marito scomparso in montagna il 26 agosto scorso nei boschi della Val Zoldana. Una settimana fa l’uomo è uscito di casa e da allora si sono perse le tracce.

Quella mattina era uscito per raggiungere la baita Angelini, condividendo con la moglie, come faceva sempre, il suo percorso. Doveva raggiungere il luogo sul fianco delle cime di San Sebastiano, a 1680 metri di altezza, un paio d’ore da Pralongo, dove la coppia alloggiava.

Il 39enne tecnico delle Ferrovie conosceva bene quel sentiero. Aveva lasciato la sua Renault al parcheggio di Pralongo e con lui aveva il cellulare e tutto il necessario per la camminata, ma non è stato trovato niente e nessuno sembra averlo visto.

Dai dati del telefonino si sa che era in quella valle e in molti ora lo cercano. Sessanta uomini tra Soccorso Alpino, Vigili del fuoco, Guardia di Finanza e carabinieri e decine di volontari che hanno risposto agli appelli di Elena.

Soccorso Alpino

Federico Lugato scomparso in Val Zoldana: tutti lo cercano

Elena, la moglie 38enne esperta di comunicazione, ringrazia tutti e non perde le speranze di ritrovare il marito scomparso in montagna.

Federico Lugato scomparso in Val Zoldana

La parte migliore del mondo perché non ci sono solo i nostri amici e questa è una cosa meravigliosa. In questi 7 giorni abbiamo superato le 200 persone, stiamo prenotando hotel per tutti. Quel che sta succedendo per Federico è qualcosa di straordinario. Sento una grande vicinanza, un grande affetto. Queste sono persone bellissime. È l’amore del popolo della montagna, che in questi casi si unisce e ti da tutto, rispondendo a un imperativo morale di solidarietà.