Femminicidio in Abruzzo: Mariarita Conese uccisa dal marito e gettata nel fiume
Alberto Bernardone ha ucciso la moglie Mariarita Conese e l'ha gettata in un fiume, per poi costituirsi ai Carabinieri di Casalbordino
Un gesto “disperato e di impeto”. Così il primo cittadino di Casalbordino, in provincia di Chieti, ha definito l’ultimo femminicidio avvenuto sul territorio italiano. Angelo Bernardone, ex metalmeccanico di 74 anni, ha ucciso sua moglie Mariarita Conese e poi si è costituito alla caserma dei Carabinieri. Agli agenti ha dichiarato: “L’ho gettata dal ponte, basta, non ce la facevo più”.
Sarebbero gravissime le accuse di cui adesso dovrà rispondere Angelo Bernardone, ex metalmeccanico in pensione di Casalbordino, in provincia di Chieti, in Abruzzo.
Nel pomeriggio di ieri, domenica 26 dicembre, al culmine dell’ennesima lite, il 74enne ha avuto uno scatto d’ira ed ha ucciso sua moglie. Dopo averle spezzato la vita, l’ha gettata dal ponte della strada provinciale 126 in direzione di Atessa.
La donna, anche lei anziana e malata da molto tempo di morbo di Alzheimer, stando alle prime notizie diffuse aveva chiesto al marito di andare al cimitero di Atessa per trovare i genitori.
L’assassino di Mariarita Conese si è costituito
Nei momenti subito successivi al femminicidio di Mariarita Conese, l’uomo si è diretto alla caserma dei Carabinieri e si è costituito, riferendo con precisione ciò che era successo e il luogo in cui avrebbero rinvenuto il cadavere della donna.
Le autorità hanno subito raggiunto il posto sulla provinciale e hanno trovato la donna esanime sul letto del fiumiciattolo sottostante. A nulla è servito l’intervento dei soccorritori medici, giunti sul luogo anche a bordo di un elisoccorso. La signora era già priva di vita.
Grande shock in tutta la comunità di Casalbordino, di cui si è fatto portavoce il sindaco Filippo Marinucci. Ai giornalisti ha dichiarato che conosce Bernardone personalmente, che era ritenuto da tutti una brava persona e che secondo lui si è trattato forse di un gesto disperato e di impeto. L’omicida adesso dovrà rispondere dell’accusa di omicidio volontario.
Quello di Mariarita è solo l’ennesimo femminicidio avvenuto in Italia nel 2021. Dopo un abbassamento dei dati che durava dal 2018, quest’anno i dati sono tornati a salire. Nell’ultimo report, effettuato a novembre, le donne uccise erano a 103, a fronte delle 100 uccise nello stesso periodo di tempo dell’anno precedente. Dati troppo alti per un problema grave sociale che non vede soluzioni definitive davanti a sé.