Filippo Turetta: i genitori non hanno accettato di andare al colloquio

L'avvocato di Filippo Turetta ha spiegato che l'incontro è stato rimandato, poiché entrambe le parti hanno bisogno di un supporto psicologico

Sebbene sia arrivata, nella giornata di ieri, l’autorizzazione da parte della Procura di Venezia ai genitori di Filippo Turetta per poter incontrare il figlio, la mamma e il papà dell’omicidio di Giulia Cecchettin hanno rimandato la visita. L’avvocato del 22enne ha spiegato che entrambe le parti hanno bisogno di supporto psicologico prima dell’incontro che si prospetta ad alto impatto emotivo.

Filippo Turetta

Ha trascorso la sua quinta notte nella cella del reparto protetti del carcere Montorio di Verona, Filippo Turetta, 22enne accusato del rapimento e dell’omicidio dell’ex fidanzata e coetanea Giulia Cecchettin.

Il suo avvocato difensore, il legale Giovanni Caruso, che ha preso l’incarico dopo la rinuncia del collega Emanuele Compagno, ha raccontato alla stampa che il suo assistito è abbastanza tranquillo, trascorre le giornate senza particolari problemi e parla con il suo compagno di cella.

Nella giornata di ieri, mercoledì 29 novembre, era arrivata l’autorizzazione da parte della Procura di Venezia alla visita dei suoi genitori.

Emanuele Compagno, avvocato di Filippo Turetta

Tuttavia, il legale ha spiegato che la mamma e il papà di Turetta hanno preferito prendere altro tempo. Rifiutando così la convocazione e rimandandola ai prossimi giorni.

Questo perché, ha spiegato sempre l’avvocato Giovanni Caruso, si tratterà di un incontro a forte impatto emotivo, da parte di entrambe le parti. Quindi, sia il ragazzo che i signori Nicola ed Elisabetta, hanno bisogno di un supporto psicologico prima di confrontarsi.

Non è ancora stata resa nota la data in cui avverrà il colloquio. Dovrebbe comunque trattarsi di un giorno della prossima settimana.

L’interrogatorio di Filippo Turetta

avvocato Filippo Turetta

Due giorni fa, nella mattinata di lunedì 28 novembre, alla presenza degli avvocati di Filippo Turetta e del gip di Venezia Benedetta Vitolo, si è tenuto l’interrogatorio di garanzia nel carcere di Verona.

Il 22enne ha sostanzialmente confermato le confessioni fatte alla Polizia tedesca al momento dell’arresto. E cioè che ha ucciso lui la sua ex fidanzata.

Ha inoltre dichiarato di essere affranto per la tragedia che ha causato, che sta cercando dentro se stesso le motivazioni di quanto accaduto e che si dice pronto a pagare per quello che ha fatto.

Avvalendosi della facoltà di non rispondere, l’interrogatorio si è protratto per poco più di mezz’ora.