Foggia, bomba esplode in un centro per anziani
Questa mattina intorno alle 5:45 una bomba è stata fatta esplodere a Foggia in un centro per anziani di proprietà del gruppo Sanità Più,
Questa mattina intorno alle 5:45 una bomba è stata fatta esplodere a Foggia in un centro per anziani di proprietà del gruppo Sanità Più, il responsabile delle risorse umane Cristian Vigilante è un testimone di mafia ed ha già subito un attentato dinamitardo lo scorso 3 gennaio.
La bomba è esplosa mentre all’interno del centro per anziani si trovava una donna addetta alle pulizie che era al lavoro, ma per fortuna è rimasto illesa ed è stato soccorsa dal personale del 118 e portata in pronto soccorso in stato di shock.
La bomba è stata fatta esplodere questa mattina davanti all’ingresso del centro “Il Sorriso di Stefano” in via Vincenzo Acquaviva che è una zona semicentrale della città di Foggia.
La forte esplosione ha provocato dei danni esterni alla struttura danneggiando le insegne luminose e alcune auto in sosta. Sul posto è intervenuta la Polizia di Stato.
Lo scorso 3 gennaio è stata fatta esplodere una bomba molto potente sotto l’auto di Cristian Vigilante che testimone in un’ inchiesta della Dda contro la mafia foggiana ed è responsabile delle risorse umane della RSA “Il Sorriso”.
L’esplosione aveva danneggiato la Discovery Land Rover del manager sanitario e danneggiato anche le auto che si trovavano parcheggiate nella zona. Cristian Vigilante ha dichiarato: “È chiaro che questo è un seguito alla bomba della scorsa volta“.
“Ci sono le indagini. Siamo tutti esterrefatti, compresi gli inquirenti. Perché una cosa del genere non era mai accaduta“, ha aggiunto Luca, il fratello di Cristian Vigilante.
“Il centro è regolarmente aperto. Nessuno aspetta una cosa del genere a pochi giorni da una risposta collettiva, sociale, istituzionale“, riferendosi alla manifestazione organizzata a Foggia da Libera il 10 gennaio scorso contro la criminalità che ha visto la partecipazione di quasi 20mila persone. “Agli autori del gesto — ha concluso — dico basta, dico di cambiare vita, cosi non si ottiene nulla”.
Un residente e testimone ha raccontato: “L’esplosione è stata fortissima. Erano le cinque e quarantacinque del mattino. Hanno tremato tutti i vetri, ho pensato subito a una bomba“.