Francesca Marino folgorata sotto la doccia in spiaggia: dopo tre anni di coma, il cuore si è fermato
Si trovava sotto la doccia in un lido di Palermo insieme alla nipotina, quando Francesca Marino è stata folgorata. Dopo tre anni di coma, il suo cuore si è fermato per sempre
Tre anni di coma, poi il suo cuore si è fermato per sempre. È volata in cielo Francesca Marino, la donna folgorata sotto la doccia in spiaggia. Era il giugno del 2020 e lei era in un lido di Palermo. Doveva farsi la doccia e con lei c’era la nipotina. La bimba è rimasta lievemente ferita, mentre la donna è entrata in coma e non si è mai più risvegliata.
Dopo tre anni e mezzo di coma, la donna di 38 anni è deceduta. Francesca Marino, il 15 giugno del 2020, si trovava presso il Lido Italia di Romagnolo a Palermo. Con lei c’era la nipote di 4 anni. Avevano deciso di fare una doccia e la donna è rimasta folgorata.
Anche la bambina è rimasta ferita nell’incidente, riportando, per fortuna, solo un’ustione all’orecchio. La 38enne, invece, è entrata in coma, per le gravi lesioni riportate. Ha vissuto fino a oggi in stato semivegetativo, assistita continuamente 24 ore su 24.
Per due anni Francesca Marino è stata ricoverata all’ospedale Buccheri La Ferla, per poi fare ritorno nella sua casa di Ciaculli, dove la famiglia ha iniziato a prendersi cura di lei giorno e notte. La sorella Agata in un’intervista racconta come è cambiata la vita di tutti quanti dopo quella terribile giornata al mare:
Francesca era una forza della natura, un uragano, una guerriera, sempre allegra. Una donna forte e vivace, che oggi però è come una pianta secca.
Poco tempo fa era stata ricoverata nel reparto di Rianimazione dello stesso ospedale per una grave polmonite. E qui si è spenta.
Francesca Marino folgorata sotto la doccia al mare: dopo tre anni e mezzo è volata in cielo
Francesca era la seconda di cinque sorelle. Lavorava come parrucchiera. Poi si era trasferita con un ragazzo in Germania. Spesso tornava a Palermo per far visita alla famiglia. Il 31 dicembre del 2019 era tornata in Italia, dove doveva operarsi per un’ernia inguinale.
Il 16 giugno del 2020 doveva operarsi, ma il giorno prima è entrata in coma. Sotto processo, oggi, il gestore, Antonino Lucido, e la titolare del lido, Antonina Vernengo.