Francesco Cidu ucciso nel suo ovile a colpi di fucile: giallo in Sardegna

Dramma nel nuorese dove un uomo, Francesco Cidu di 66 anni, è stato ucciso nelle sue terre da colpi di arma da fuoco

Giallo in Sardegna per la morte di un uomo, Francesco Cidu, trovato morto nelle sue terre a Gavoi, in provincia di Nuoro. Il 66enne è stato rinvenuto privo di vita, ucciso da colpi di fucile da qualcuno che dopo il delitto ha fatto perdere le proprie tracce. Indagano le autorità locali per rintracciare il colpevole di un gesto così efferato.

Francesco Cidu ucciso

Ancora una morte dolorosa, ancora un delitto nella provincia di Nuoro. È il quinto che avviene nella zona sarda da inizio anno.

Questa volta la vittima si chiamava Francesco Cidu, aveva 66 anni e viveva e lavorava a Gavoi. Il suo corpo è stato ritrovato nelle campagne in cui gestiva un allevamento di ovini.

A far scattare l’allarme, nel pomeriggio dello scorso 18 dicembre, sarebbero stati i suoi familiari preoccupati dal non riuscire a mettersi in contatto con lui.

Francesco Cidu ucciso

Sul posto, dopo il ritrovamento, è arrivato il medico legale Roberto Demontis, che a seguito di una prima ispezione cadaverica ha dichiarato che molto probabilmente la causa del decesso fosse da attribuire a colpi di arma da fuoco, nello specifico di un fucile.

I risultati dell’autopsia, svolta ieri all’ospedale San Martino di Oristano, accerteranno causa e ora del decesso, oltre ad altri dettagli.

Omicidio Francesco Cidu

Francesco Cidu ucciso

La notizia dell’assassinio dell’allevatore si è subito diffusa a Gavoi, lasciando tutti sgomenti nella piccola comunità. Salvatore Lai, questa mattina, dopo alcuni giorni di silenzio, ha pubblicato un lungo post sulla pagina Facebook del comune.

Il primo cittadino ha ovviamente rivolto le più sentite condoglianze alla famiglia dell’uomo, colpita da una tragedia così enorme a pochi giorni dal Natale.

Dolore e incredulità da parte del sindaco, per un evento assolutamente insolito per Gavoi, che ha sconvolto tutti:

Qualcuno, secondo consuetudini da muretto a secco che non appartengono alla storia della nostra comunità, ha deciso di togliere la Vita a Francesco Cidu ponendo così fine alla sua esistenza, fatta come tutte le esistenze di vita di rapporti, progetti, affetti, lavoro. Fine di tutto! Ci può essere un qualcosa che può scatenare una violenza così estrema da produrre un atto così irreversibile, definitivo come la morte? Non ci può né deve esserci! Così come nessuno può arrogarsi il diritto di disporre della vita di una persona. Per questo condanniamo in modo forte e determinato chi ha commesso questo crimine gettando nel dolore più profondo la famiglia di Francesco e nello sconforto una Comunità.