Franco Antonello, il papà di Alberto e Andrea, rompe il silenzio sull’incidente: “mio figlio delinquente per una canna?”
Franco Antonello, il papà di Alberto e Andrea il ragazzo autistico conosciuto a Le Iene, rompe il silenzio sull'incidente: "delinquente per una canna?"
Franco Antonello, il papà di Alberto e Andrea (il ragazzo autistico che abbiamo conosciuto grazie a Giuilo Golia a Le Iene) rompe il silenzio e parla dello spaventoso incidente del figlio, che ha visto la morte della fidanzatina 18 enne di lui e il coma farmacologico per Alberto
“La gente ora giudica, critica, condanna. Allora la faccio io una domanda: pensate forse che la morte non sia una punizione sufficiente anche per noi? Giulia faceva parte della nostra famiglia. Abitava con Alberto da qualche mese, erano lì a pochi metri da casa mia, belli e felici” queste le parole dell’imprenditore di Castelfranco Veneto
Come si può bollare come delinquente un ragazzo di 19 anni per una canna? Come si può dimenticare tutto ciò che di buono ha fatto fino a questo momento per un errore, per un colpo di sonno?”
Franco, il famoso papà di Andrea, ha rilasciato queste parole a La Repubblica poche giorni dopo la terribile tragedia. Le condizioni del ragazzo restano ancora critiche e disperate. Inoltre l’uomo ha specificato: “per mezzo grammo di erba si butta dal precipizio un ragazzo”
La notte di Halloween, prima di tornare a casa, al ragazzo era stata ritirata la patente per mezzo gramo di erba in tasca. Al ragazzo era stato concesso un permesso provvisorio per tornare a casa ma a destinazione non è mai arrivato. Nel tragitto però ha perso il controllo dell’auto e la sua ragazza è molto sul colpo.
All’ospedale il ragazzo lo ritrovano positivo all’alcool test con 0,76, ricordiamo che il limite per i neopatentati è 0.
“Ho visto Alberto giovedì sera. Ci siamo abbracciati, mi ha detto: tranquillo papà, vado piano. Lui e Giulia erano fidanzati, sono usciti come fanno tanti altri ragazzi della loro età ed è successa questa tragedia. Davvero vogliamo giudicare questo?”
“Per mezzo grammo di erba si butta dal precipizio un ragazzo che ha commesso un errore. Fatale, certo, e il tempo non potrà mai cancellare questo dolore. Ma è pur sempre un errore.” prosegue il papà
“Mi piacerebbe percepire uno spirito di sostegno, vorrei che le persone utilizzassero le energie per aiutare e non per demolire, vorrei che chi ci conosce si rendesse conto che siamo sempre noi, che non siamo cambiati. Fino a due giorni fa eravamo una famiglia piena di valori. Ora non possiamo essere diventati delinquenti”. conclude Alberto