Franco Panariello aveva segnalato i problemi del suo braccialetto elettronico
Nell'interrogatorio di convalida dell'arresto, Franco Panariello ha raccontato che il suo braccialetto già in passato aveva avuto dei guasti
Nella giornata di ieri si è tenuto l’interrogatorio di convalida dell’arresto di Franco Panariello, l’uomo che nella notte tra venerdì e sabato scorsi ha ucciso la ex moglie a Cerreto D’Esi. L’uomo ha dichiarato di non aver manomesso il suo braccialetto elettronico. Dispositivo che, in passato, aveva avuto dei malfunzionamenti che erano stati anche segnalati da lui stesso.
Nella mattinata di ieri, il gip del Tribunale di Ancona si è diretto nel carcere di Montacuto per sottoporre ad interrogatorio di convalida d’arresto il 55enne Franco Panariello.
L’uomo si trova rinchiuso in carcere dallo scorso 14 ottobre, quando è stato arrestato per l’omicidio efferato della sua ex moglie, la 53enne Concetta Marruocco.
L’accusa per lui è di omicidio volontario e pluriaggravato dalla premeditazione, dal fatto che il delitto è avvenuto davanti alla figlia minorenne e dal fatto che ha violato il divieto di avvicinamento che gli era stato imposto.
I dubbi sul braccialetto elettronico di Franco Panariello
Franco Panariello, come riportato nei giorni scorsi, indossava un braccialetto elettronico. Questo perché in passato la moglie e la figlia lo avevano denunciato per maltrattamenti e minacce e i giudici avevano deciso per un allontanamento.
Nella notte tra venerdì e sabato, però, qualcosa non ha funzionato a dovere. A quanto pare l’alert, che sarebbe dovuto arrivare alle forze dell’ordine nel momento in cui Panariello si avvicinava a meno di 200 metri dall’abitazione di Concetta Marruocco, non è mai partito.
Al contempo, un segnale ai Carabinieri è partito invece da uno dei telecomandi in dotazione alla donna e alla figlia, ma quando i militari sono arrivati sul posto, era ormai troppo tardi.
Riguardo al braccialetto, è stato lo stesso 55enne, nel corso dell’interrogatorio di ieri, a dichiarare che il dispositivo già in passato aveva avuto dei malfunzionamenti e che lui stesso li aveva in diverse occasioni segnalati.
Una volta, ha spiegato il 55enne, era intervenuto un tecnico, in altre due occasioni si era invece attivato per errore, anche se l’uomo non era nei paraggi della casa delle due.
Nei prossimi giorni è in programma l’autopsia sul corpo di Concetta Marruocco, che servirà ad accertare le cause della morte. Riguardo alla dinamica, invece, ci sono pochi dubbi: l’uomo ha inferto alla donna circa 15 coltellate.